Ieri sera a Striscia la notizia il mistero dell'ecoscandaglio di Diano Marina
L'apparato di una barca ormeggiata lasciata accesa interferiva con le onde radio di quelli vicini e ne bloccava il funzionamento da settimane

E' andato in onda ieri sera, nella consueta puntata di Striscia la notizia su Canale 5, il curioso servizio realizzato a inizio settimana da Capitan Ventosa a Diano Marina. Misteriose onde magnetiche bloccavano da settimane i radiocomandi di condomini, garate e dello stesso porticciolo dianese. Capitan Ventosa ha svelato e risolto il mistero
Capitan Ventosa di Striscia la notizia chiamato dall'imprenditore Marco Perasso
Un ecoscandaglio lasciato acceso su una barca interferiva con gli apparati della zona. Il mistero è stato subito svelato direttamente dal protagonista della singolare storia, il dottor Marco Perasso noto imprenditore locale e, peraltro, anche ex presidente del Consiglio Comunale di Diano, che ha raccontato la storia a La Riviera in edicola questa mattina: “Da circa un paio di settimane il radiocomando che presiede all’apertura della catena posta a chiusura della strada di casa mia non voleva più saperne di funzionare e a nulla erano valsi i tentativi del mio elettricista di sostituire nell’ordine l’antenna e la centralina di ricezione del segnale. A questo punto era chiaro che un impulso radio, di provenienza ignota, si sovrapponesse a quello emesso dal mio telecomando, impedendogli di funzionare.
“A questo punto - continua Perasso - o riuscivo a individuare la sorgente del disturbo oppure mi sarebbe toccato cambiare frequenza di trasmissione del telecomando stesso, cosa che avrebbe comportato la sostituzione anche di tutti gli altri comandi che gestiscono l’apertura e chiusura di cancello, serrande e garage di casa, il tutto con una spesa non indifferente. Così, quasi per scherzo, ho provato a chiedere aiuto al simpatico personaggio di “Striscia la notizia”, Capitan Ventosa, e del suo team. E quelli sono arrivati, per fortuna”
“Il lavoro di individuazione del segnale ha richiesto diverse ore di impegno e alla fine ci ha portato al porticciolo di Diano Marina dove, con sorpresa, abbiamo scoperto che anche la sbarra di ingresso all’approdo aveva smesso da tempo di funzionare praticamente in contemporanea alla catena di casa mia. La magagna quindi doveva essere in loco e infatti dopo un pio di ore di ricerche l’attenzione si concentrava su una imbarcazione ormeggiata alla base del molo frangiflutti. Da qui si è scoperto che le cause del disturbo provenivano da un ecoscandaglio mai collegato, ma lasciato acceso, che stava appunto sulla barca. Rintracciato il proprietario il problema che aveva creato disagi dello stesso tipo anche in altre zone della città è stato risolto”.





