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Il Polo universitario imperiese diventa una fondazione

Ecco i punti salienti dell'assemblea ordinaria di oggi

Il Polo universitario imperiese diventa una fondazione
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Si è svolta oggi l'assemblea ordinaria del Polo Universitatio Imperiese, che ha riunito le varie anime dietro al centro del ponente ligure, tra cui la Provincia di Imperia, che al giorno d'oggi vanta una quota associativa nella Società per Azioni. Tre i punti cardine all'ordine del giorno. Ecco i particolari

Il Polo diventa Fondazione

Nel corso dell'assemblea, oltre all'approvazione del bilancio 2019, è stato portato all'ordine del giorno un punto fondamentale, che porta l'università imperiese ad una data storica: è stato approvato il passaggio dalla forma s.p.a. a quello di fondazione. "Uno strumento più agile - spiega il presidente della provincia Domenico Abbo - anche perché, allo stato attuale della situazione, la provincia, che ha investito economicamente con forza in questi anni, non potrebbe più mantenere la quota associativa in seno all'università. Il piano è ambizioso - continua - e necessita di adeguati finanziamenti. La Regione ci aiuterà, la soluzione più probabile è con l'acquisto dell'immobile, piuttosto che con altre iniziative. Inoltre - precisa - il cambiamento da spa a fondazione, renderà più agile e facile l'ingresso di altre comunità. Che possono essere enti pubblici, come la Camera di commercio, o addirittura privati che hanno intenzione di aiutare la cultura imperiese".

Nuova offerta formativa

Terzo punto all'ordine del giorno è stato il piano rilancio firmato dal professore responsabile Marco Rossi. Le varie novità sono state illustrate oggi dal capo del dipartimento di Giurisprudenza Riccardo Ferrante, in rappresentanza di tutto l'ateneo. Sono confermate a Imperia gli storici corsi in Scienze Turistiche e Giurisprudenza, capisaldi dell'istruzione universitaria nel ponente, ma sono state annunciate anche delle novità. "Il piano - spiega il professor Ferrante - è di ampliare l'offerta formativa sul ponente ligure. Vista la vocazione del territorio, si pensa di inserire un corso a cavallo tra l'agraria e le scienze dell'alimentazione. Tra l'altro, da questo punto di vista, nel ponente, esiste già un gioiello. Si tratta del giardino di Villa Hanbury che - conclude - è già presidio del dipartimento di botanica dell'Università di Genova".

Il rientro in aula

C'è un'altra questione che tiene studenti, professori e personale sulle spine: si rientrerà in aula? E con quali misure? "Esiste la possibilità - spiega il professor Ferrante che si ritorni alla chiusura totale e che quindi si riprenda con le lezioni telematiche a distanza. Ma è un'opzione distante, come il rientro completo in aula. L'ipotesi più probabile è che si ritorni in aula con adeguate misure di sicurezza, come il distanziamento sociale da "bocca a bocca" per esempio. Tuttavia - ha aggiunto, con il presidente Abbo che gli ha fatto eco  - è possibile che Imperia, viste le condizioni favorevoli, possa vedere un ritorno in aula completo". Un anno importante per gli studenti universitari del ponente, che, al ritorno dal lockdown, testimonieranno la rinascita e il rilancio del Polo Universitario Imperiese.

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