IL CASO

Inquinamento da solvente a Taggia, parla il direttore esecutivo di Rivieracqua

“Il solvente finito nelle falde del torrente Argentina è stato trovato in campioni di acqua prelevata in pozzi situati nella zona di Arma"

Inquinamento da solvente a Taggia, parla il direttore esecutivo di Rivieracqua
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Il solvente ha inquinato le falde del torrente Argentina

Il solvente finito nelle falde del torrente Argentina è stato trovato in campioni di acqua prelevata in alcuni pozzi situati nella zona di Arma del Comune di Taggia e fanno pensare a un inquinamento, si spera localizzato, della falda acquifera, conseguente a possibili versamenti nell’area circostante”.

A parlare all'ANSA è l’ingegnere Valerio Chiarelli, direttore esecutivo di Rivieracqua, che spiega dal punto di vista tecnico come è avvenuto l’inquinamento, che oggi ha indotto il sindaco o di Taggia, Mario Conio, a vietare qualsiasi utilizzo dell’acqua per la possibile presenza del solvente 1,2,3-tricloropropano.

Quasi sicuramente - prosegue Chiarelli - il minor apporto di acqua, a seguito del prolungamento del periodo siccitoso, potrebbe essere una concausa di questa minor diluizione di eventuali inquinanti”. In pratica, se ci fosse stata più acqua, anche il fattore di diluizione avrebbe potuto essere maggiore.

La presenza del solvente sarebbe stata accertata dall’Asl durante alcuni approfondimenti

Precisiamo che queste analisi, le quali indicano la presenza di un inquinamento ambientale, non sono previste nei normali esami effettuati per valutare la qualità per l’uso umano”. A quanto sembra la presenza del solvente sarebbe stata accertata dall’Asl durante alcuni approfondimenti. “Le percentuali rilevate sono comunque molto basse e difficilmente rilevabili con strumentazioni normali. Sono in atto misure correttive, che consentono di escludere i pozzi al momento interessati da questo fenomeno, compensando la richiesta di acqua tramite collegamenti con l’acquedotto del Roya. Le squadre operative stanno effettuando manovre di rete”.

Al momento, oltre a al Comune di Taggia, potrebbe essere coinvolta anche una parte di Sanremo

(Poggio e zone limitrofe) e nei prossimi giorni Arpal e Asl eseguiranno ulteriori accertamenti negli altri pozzi presenti alla foce dell’Argentina, che alimentano i Comuni circostanti, per escludere eventuali allargamenti del fenomeno”.

Fabrizio Tenerelli

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