La tragedia del giovane Ray Connor Era al servizio del terzo uomo più ricco del Regno Unito

Le condoglianze di Sir Jim Ratcliffe a capo del gigante della chimica Ineos, valutato 35 miliardi di sterline e armatore del super yacht da 130 milioni sul quale Ray Connor era imbarcato

La tragedia del giovane Ray Connor Era al servizio del terzo uomo più ricco del Regno Unito
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Raymond "Ray" Connor, il 23enne trovato morto ieri notte all'interno dell'ex Salso di Imperia, vittima di una caduta da oltre dieci metri di altezza, era al servizio di Sir Jim Ratcliffe, il terzo uomo più ricco del Regno Unito. Suo lo yacht Hampshire II, attraccato al porto di Imperia. Il giovane, che si sospetta praticasse il parkour, la pericolosa disciplina metropolitana che prevede salti e corse in cima ai palazzi, non dava sue notizie da diversi giorni. Era stata la sorella, dopo le inutili ricerche degli amici e colleghi di lavoro sullo Yacht, un 78 metri del valore di 130 milioni di sterline, a denunciarne la scomparsa.

L'armatore, Sir James Arthur Ratcliffe, che non era a bordo quando lo yacht è attraccato a Imperia, lunedì mattina - scrive il Sun - ha espresso le sue condoglianze ai famigliari del ragazzo, ai quali sta dando anche assistenza per le pratiche legali e legate al rimpatrio della salma quando ci sarà il nulla osta della procura di Imperia.  Ratcliffe è il fondatore e chief executive del gigante della chimica Ineos, azienda valutata 35 miliardi di sterline.

Il comandante e l'equipaggio si sono detti choccati per l'accaduto. Raymond era molto popolare tra la crew del super yacht.

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