L'economia imperiese salva grazie a export e portualità

Export
"Chi si è esposto e usa l'export, si è salvato dalla crisi e per questo motivo abbiamo un agroalimentare che va molto forte, con prodotti di qualità conosciuti in tutto il mondo come i pilastri della dieta mediterranea. Ci sono poi il turismo alberghiero e l'offerta nautica. Chi ha sofferto, invece, sono gli edili, che risentono della mancata partenza di queste opere infrastrutturali".
A scattare questa foto dell'economia in provincia di Imperia è il presidente di Confindustria Imperia, Barbara Amerio, ospite dell'annuale assemblea pubblica di Confindustria, in corso al teatro dell'opera del Casinò di Sanremo, che coincide quest'anno con la consegna del Premio "Cento anni da qui", istituito dalla casa da gioco matuziana.
Parla Barbara Amerio
"La portualità è il nostro fiore all'occhiello - ha poi aggiunto -. In cinquantasei chilometri di costa abbiamo la maggior concentrazione di approdi dedicati al diporto turistico e puntiamo su questo per portare clientela di qualità: non solo per turismo, ma anche per lasciare le barche durante l'inverno, con lavoro per la canieristica".
E sempre in tema di portualità ha aggiunto: "La provincia di Imperia è il naturale proseguimento della Costa Azzurra". Per il 2020: "Serve formazione programmata, nella nostra provincia, per offrire in futuro posti di lavoro specializzati per i nostri giovani e maggiore investimento da parte delle imprese che, però, devono essere serene per investire".
Sulla crisi dell'edilizia
"Gli edili hanno trovato sfogo nella vicina Costa Azzurra, dove c'è più richiesta. L'ampliamento dell'aeroporto di Nizza porterà più flussi turistici nella nostra zona e dobbiamo approfittarne per distrarne una parte sul nostro territorio". Sull'etichetta semaforo: "La versione italiana è sicuramente più corretta, dovremo lottare per fare adottare quella italiana e no francese".
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