Emergenza sanitaria

Liguria zona arancione: bar e ristoranti chiusi, ecco chi resta aperto

Italia divisa in fasce a seconda del coefficiente di rischio. Lombardia e Piemonte verso il lockdown soft

Liguria zona arancione: bar e ristoranti chiusi, ecco chi resta aperto
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Sono ancora in corso le riunioni tra il Governo e i presidenti delle Regioni. Come anticipato ieri l'Italia sarà suddivisa in fasce a seconda del coefficiente di rischio. Sarà il ministro Roberto Speranza, attraverso i dati aggiornati dell'Istituto Superiore della Sanità, a decretare lo stato di rischio di ogni regione. Le limitazioni saranno in vigore per due o tre settimane al termine delle quali verrà valutata la situazione per confermare o modificare la fascia per ogni regione. Probabile anche lo stop agli spostamenti tra regioni. Ecco alcune anticipazioni sul dpcm che il premier Conte firmerà entro questa sera.

Zone rosse

Le regioni che rischiano maggiormente di finire in "zona rossa" sono Lombardia e Piemonte che, con molta probabilità dovranno subire un "lockdown soft" che prevede la chiusura di negozi, ristoranti, bar, estetisti e parrucchieri mentre le scuole fino alla prima media resteranno aperte così anche le industrie. Didattica a distanza per gli studenti dalla seconda media in su. Ovviamente resteranno aperti gli esercizi essenziali come a marzo: alimentari, farmacie, edicole, tabaccai. Oltre a Lombardia e Piemonte a rischio di zona rossa anche Calabria, Alto Adige e Valle d'Aosta. Ancora in forse l'utilizzo di un'autocertificazione per gli spostamenti.

Zona arancione per la Liguria

La Liguria, per ora, sembrerebbe non rischiare la zona rossa, nonostante i dati restino preoccupanti. La zona arancione prevede la chiusura di bar e ristoranti salvi con molta probabilità, centri estetici e parrucchieri. Assieme alla Liguria anche Puglia, Campania e Veneto. Nelle zone arancioni, secondo quanto si legge nella bozza del Dpcm, coprifuoco alle 22:00.

Zona Verde

Regole meno rigide nelle regioni considerate meno a rischio ma comunque restrittive come annunciato ieri: chiudono musei e mostre, capienza dei mezzi pubblici dimezzata, didattica a distanza per tutte le scuole superiori e chiusura di centri commerciali nel weekend e coprifuoco alle 22:00.

 

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