Massaggi con lieto fine hard al centro cinese, il racconto dei clienti

Si è aperta, oggi, davanti al tribunale collegiale di Imperia, l’istruttoria dibattimentale al processo per sfruttamento della prostituzione a Ventimiglia

Massaggi con lieto fine hard al centro cinese, il racconto dei clienti
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Centro cinese

Si è aperta, oggi, davanti al tribunale collegiale di Imperia, l’istruttoria dibattimentale al processo per sfruttamento della prostituzione che vede alla sbarra una coppia di cinesi (marito e moglie, difesi dall'avvocato Marco Di Domenico), che gestiva un centro massaggi, in via Sottoconvento, a Ventimiglia e un cliente, quest’ultimo accusato di favoreggiamento, per aver negato di aver ottenuto una prestazione sessuale, malgrado sia stato incastrato da una intercettazione ambientale.

I fatti risalgono al periodo tra marzo e aprile del 2014. Nel corso della propria deposizione, cinque clienti (sui dodici intercettati) sono stati ascoltati come testi. Hanno raccontato la propria esperienza, spiegando che con cinquanta euro ottenevano il classico massaggio, mentre con un balzello di 30 euro potevano avere anche il “lieto fine”, consistente nella masturbazione.

Nel corso dell’udienza è stato confermato che la ragazza portava i clienti nel camerino, dove si spogliavano, quindi aveva inizio il massaggio che, extra compresi, durava una un’ora circa. I clienti avevano un’età media di sessant’anni e provenivano sia dal comprensorio intemelio, che dalla vicina Francia.

Alcuni clienti hanno tranquillamente raccontato la propria esperienza. Uno di loro ha pure affermato di essere single e di aver gradito il "lieto fine". Il processo, che è avvenuto a porte aperte (nessuno ha chiesto la riservatezza) è stato aggiornato al prossimo 28 maggio per la conclusione dell’istruttoria dibattimentale, la discussione e l’eventuale sentenza. 

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