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No Green pass: da Bordighera è partita la Marcia della Libertà, in testa anche un ex giudice

E’ partita puntuale, alle 10, dal piazza del Capo, di Bordighera, la Marcia della Libertà "Vivere senza green pass"

No Green pass: da Bordighera è partita la Marcia della Libertà, in testa anche un ex giudice
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Una cinquantina di partecipanti alla Marcia della Libertà

E’ partita puntuale, alle 10, dal piazza del Capo, di Bordighera, la Marcia della Libertà "Vivere senza green pass", organizzata dal Comitato no Green pass della provincia di Imperia con Rivoluzione Etica. Una cinquantina i partecipanti. In testa c’era anche Paolo Sceusa, ex magistrato e giudice e presidente di tribunale. Si tratta di un percorso di diciassette chilometri fino al confine di stato.

Tra gli organizzatori, c’era Diego Costacurta (Rivoluzione Etica): “Sono diciassette chilometri di marcia. Per chi non volesse affrontare difficoltà eccessive è stata data la possibilità di collegarsi da altri punti o di portarsi a San Ludovico con un mezzo, quindi il numero dei partecipanti dovrebbe crescere strada facendo. E' anche necessario, che qualcuno venga in auto, per offrire un servizio di spoletta". 

Di seguito le dichiarazioni di Sceusa

“E’ una marcia per tutte le libertà di vivere, di esistere, senza condizioni e senza termine, sono le libertà umane. La marcia serve proprio a questo: serve a praticarle qui e ora a tutti quelli che partecipano e si può partecipare sia camminando che ospitando”.

“Oggi sono un ospite, non è una marcia che ho organizzato io, grazie al cielo ne stanno nascendo molte in maniera ramificata in tutta Italia e contemporaneamente vado dove mi invitano secondo le possibilità che il difetto di ubiquità mi consente. Questa di oggi è bellissima perché il contesto è bellissimo, c’è molta molta gente, e mi piace anche l’interpretazione che è stata data: una marcia di un giorno solo, può essere di un mese, di un giorno, di un fine settimana. Le persone che le organizzano si stanno inventando di tutto e se la cuciono addosso come un abito di sartoria. Oggi siamo a Bordighera e andiamo verso Ventimiglia e oltre, quindi verso il confine di Stato per simboleggiare un abbraccio verso i cugini o i fratelli francesi". 

Il green pass è legittimo? “No, è una cosa abominevole. Non si può sottoporre a condizioni comportamentali l’esercizio di libertà fondamentali, umane, di diritto naturale che nessuno può pensare di concedere o di ritirare, vanno solo riconosciute. L’abominio sta in questa pretesa: nella pretesa di condizionarle a qualche cosa. E che cos’è questo qualcosa? Un’utilità delle persone a scopo sanitario? Niente affatto. E’ un esercizio di potere per verificare il livello di obbedienza. Questo è un passaporto dell’obbedienza. ‘Green pass’… potete tingerlo di tutti i colori, ma non è nient’altro che questo ed è inaccettabile da qualunque giurista, secondo il mio punto di vista, e da qualunque essere umano”.

Il video della partenza

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