OGGI GLI INTERROGATORI

Omicidio Sanremo - Bonturi fa scena muta e resta in carcere, l'amico ai domiciliari

Giuseppe Diotti ha convinto il giudice "Non sapevo le sue intenzioni, mi ha solo chiesto di accompagnarlo per trascorrere una giornata a Sanremo"

Omicidio Sanremo - Bonturi fa scena muta e resta in carcere, l'amico ai domiciliari
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Quando l'hanno arrestato, nell'abitazione di Nizza Monferrato, ha confessato subito il delitto: "Sono stato io a uccidere Luciano Amoretti" ha raccontato ai poliziotti nel corso delle spontenee dichiarazioni Mario Bonturi, mercante di preziosi di 63 anni. Ma questa mattina, davanti al giudice delle indagini preliminari Giorgio Morando, l'assassino di Amoretti si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il gip ha convalidato il fermo e Bonturi resta detenuto nella casa circondariale di Asti. Arresti domiciliari invece per il complice, Giuseppe Diotti, 50 anni, anch'egli nicese.

Difeso dall'avvocato Chiara Pescarmona, Diotti ha risposto alle domande del giudice. "Amoretti mi ha convinto a seguirlo dicendomi che avremmo trascorso una giornata a Sanremo e che lui doveva incontrare una persona. Siamo andati con la sua macchina, una Volvo e dopo l'incontro con quella persona è venuto a prendermi e siamo tornati a Nizza. Non so altro".

Non è stato ancora chiarito se l'arma del delitto, una grossa mazzetta da muratore, Bonturi l'avesse con se quando alle 9 di sabato sera è entrato in casa di Amoretti o se l'abbia trovata sul posto. Da quanto è emerso a margine dell'interrogatorio di garanzia pare che dietro il raptus omicida - questa sarà la linea difensiva - non vi siano solo questioni economiche, ma anche problemi di natura personale tra lui e l'ex gioielliere sanremese. Il particolare è emerso ieri mattina.

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