Borea di Sanremo

Operai in sciopero: le precisazioni dell'ASL1 imperiese

Asl risponde al CNA e precisa alcuni punti. "E' nostro auspicio che questo comunicato concluda definitivamente la querelle".

Operai in sciopero:  le precisazioni dell'ASL1 imperiese
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Operai in sciopero durante la costruzione del nuovo reparto al padiglione Castillo al Borea di Sanremo, interviene ASL 1 con una nota stampa per chiarire la sua posizione.

Operai in sciopero: la vicenda

I lavoratori della ditta Rapellini, sostanzialmente lamentano alcuni problemi con i pagamenti e l'intimazione di Asl alla ditta di proseguire i lavori anche nel mese di agosto, quando gran parte degli operai avrebbe già prenotato le ferie.  Sulla questione era intervenuto anche  Luciano Vazzano, segretario provinciale di CNA, schierandosi dalla parte dell'impresa, sostenendo che un ente pubblico non dovrebbe mettere in difficoltà le imprese, soprattutto se hanno realizzato "un'opera magistrale come il Palasalute di Bordighera (per la quale, secondo quanto riporta Vazzano, ci sarebbero problemi sul saldo della rata finale).

 

La replica ASL

"A seguito delle affermazioni comparse a mezzo stampa in merito all'affaire Rapellini”, anche da parte del segretario provinciale di Cna Luciano Vazzano, Asl1 è in dovere di precisare quanto segue: per quanto riguarda il cantiere presso il secondo piano del padiglione Castillo dell'ospedale “Borea”, Asl1 comprende il diritto e la voglia di ferie degli operai della ditta Rapellini, ma è doveroso evidenziare che la necessità di intensificare l'attività anche durante il mese di agosto, indicata da Asl1, dipende essenzialmente dal fatto che la ditta Rapellini ha sospeso illegittimamente l'attività lo scorso 24 giugno 2022 e peraltro già iniziata a rilento il 16 marzo 2022. Ovviamente, se la ditta avesse eseguito l'attività svolta presso il cantiere, secondo il cronoprogramma di progetto, avrebbe sicuramente potuto far svolgere le ferie ai propri dipendenti, pur proseguendo l'attività anche nel mese di agosto".

 

Sui “cavilli normativi” citati nella nota stampa, è nostra premura sottolineare che è proprio a seguito degli stessi, che all'impresa è stata liquidata l'anticipazione relativa all'appalto del padiglione Castillo, 13 giorni dopo la richiesta legittima dell'appaltatore: tale anticipazione, come previsto da norma, serve proprio ad agevolare le imprese per l'avvio di un nuovo cantiere al suo inizio. Tale importo è stato a suo tempo liquidato, pur non avendo l'impresa sostenuto alcun onere, ed è largamente superiore a quanto nel frattempo realizzato in cantiere (come già detto sospeso illegittimamente). Ma non solo, se l'impresa non avesse arbitrariamente sospeso l'attività in cantiere presso il padiglione Castillo, avrebbe probabilmente eseguito lavorazioni sufficienti per la sottoscrizione del primo SAL (stato avanzamento lavori) che, sicuramente, Asl1 avrebbe prontamente liquidato all'interno dei tempi previsti dalle norme alle quali le aziende pubbliche devono attenersi.

 

Invece, sul cantiere concluso relativo al nuovo Corpo di Fabbrica di Bordighera, il completamento dei lavori è avvenuto il 14 febbraio 2022. L'impresa ha provveduto a consegnare idonee certificazioni per addivenire al collaudo dell'opera, solo dopo innumerevoli solleciti, in
data 16 giugno 2022: fino a tale data non era ovviamente possibile predisporre il collaudo tecnico funzionale (quello amministrativo è tuttora pendente in attesa di approvazione da parte delle parti di accordo transattivo sulle riserve espresse dall'appaltatore) dell'opera. Il collaudo è stato predisposto ed approvato in data 3 agosto 2022, ma conteneva un errore nella parte contabile e così il 5 agosto 2022 si è informato lo stesso appaltatore chiedendo la sottoscrizione di modifica del collaudo: al momento siamo in attesa di un riscontro.

In conclusione, dal “caro materiali” alle altre richieste che vengono menzionate nel comunicato, l'azienda sta facendo le opportune verifiche nel massimo dell'interesse pubblico. Spiace davvero constatare come l'immagine di Asl1 venga messa in cattiva luce, senza e prima aver verificato la veridicità della situazione. E 'nostro auspicio che con questa doverosa precisazione, si possa definitivamente chiudere questa querelle".

 

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