Il report

Per San Valentino è boom di sex toys

"Un business da 20 miliardi di euro, con picchi nelle festività nelle quali è uso scambiarsi regali"

Per San Valentino è boom di sex toys
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A poco più di una settimana dalla celebre festa di San Valentino, patrono degli innamorati, il portale online "Incontri extraconiugali.com" ha presentato un report sui regali preferiti dagli italiani per i partner. E' boom di sex toys, anche con un budget piuttosto alto, che salgono al terzo posto del podio, dietro, comunque, ai grandi classici come biancheria intima e  gioielli (per le donne) e tecnologia, abbigliamento e accessori (per gli uomini).

 

Boom di sex toys per San valentino

Il regalo più gettonato? Nello specifico,  sul podio delle preferenze di acquisto degli uomini  ci sono: biancheria intima (41%), gioielli (30%) e sexy toy (23%). Le donne preferiscono invece optare per l’acquisto di regali tecnologici (38%), abbigliamento (25%) o accessori (19%).  Le percentuali emergono da una ricerca di Incontri-ExtraConiugali.com condotta a cavallo tra gennaio e febbraio 2023 su un campione di mille donne e mille uomini di età compresa tra i 18 ed i 65 anni distribuiti in tutte le regioni d’Italia. La maggior parte (53%) degli intervistati dichiara di acquistare più di un regalo e di stanziare un budget di spesa piuttosto alto: il 42% spenderà 100 euro o più, il 40% tra i 21 e i 99 euro e solo 18% spenderà 20 euro o meno.

 

Un business da 20 miliardi di euro

«In quanto al “sentiment” degli italiani —indipendentemente dalla loro situazione affettiva— San Valentino è per il 95% una ricorrenza molto positiva. Per il 36% è una delle feste più attese dell’anno e gli “hater” —che in passato erano moltissimi— sono scesi al 5%» sottolinea Alex Fantini, fondatore di Incontri-ExtraConiugali.  Sorprende, ma forse non troppo il dato sul boom di acuistoi di sex toys in occasione della ricorrenza. Aggiunge Fantini: «E il sesso non è più un tabù. Quello dei «sexy toy» è ormai un business da 20 miliardi di euro che ha dei picchi proprio nei periodi dei regali —come a Natale o a San Valentino— e sono ormai «socialmente accettati» anche in Paesi conservatori come l’Italia».

 

Le ricorrenze "gemelle" per single e amanti

Sarà il ricco business che orbita intorno all'ambito, o lo sdoganamento di molte feste "importate" (perché più "sentite") in altri paesi, ma San Valentino diventa, in Italia, secondo quanto riporta la ricerca, una ricorrenza non solo per gli innamorati anche nel Belpaese. Lo dimostra il fatto che, se non altro, il modo di celebrare il santo patrono si è allineato con i paesi anglosassoni, adeguandosi all'idea di scartare il 13 febbraio come "mistress day", ossia un giorno dedicato all'amante e di lasciar perdere anche il 15 febbraio, San Faustino che, per contrappasso, era stato elevato a giorno di festa per i single.

 

San Valentino e la leggenda

San Valentino, il celeberrimo patrono degli innamorati (e dei malati di epilessia), originario di Terni, fu scelto come egida dell'amore in base a una leggenda, che lo vede come primo in assoluto a celebrare il matrimonio tra un legionario romano e una donna cristiana, nel pieno delle persecuzioni perpetrate dagli imperatori romani. Tanto che, secondo alcune fonti, l'imperatorie Claudio il Gotico non gradì particolarmente il gesto e chiamò al suo cospetto Valentino da Terni, chiedendo di fare abiura e esigendo un sacrificio al simulacro dell'imperatore. San Valentino non chinò il capo, anzi, tentò di avvicinare il Principe dei Romani alla fede cristiana. Le leggende, a volte, non hanno un lieto fine, quantomeno non quello che volevamo: il santo fu fustigato e decapitato nel cuore della notte, per evitare una sollevazione popolare in seguito alla sue esecuzione.

Davide Izetta

 

 

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