PRIMARIE DEL PD: IL MINISTRO ORLANDO A SANREMO PER UN COMIZIO/ FOTO & VIDEO SERVIZIO

PRIMARIE DEL PD: IL MINISTRO ORLANDO A SANREMO PER UN COMIZIO/ FOTO & VIDEO SERVIZIO
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Sanremo - "Il conto è molto semplice: l'ultima volta eravamo circa seicentomila iscritti ed hanno partecipato circa tre milioni di persone. Ora, tenendo presente che c'è stata una diminuzione degli iscritti, a circa duecentomila, penso che una soglia accettabile sia quella di due milioni di persone. Al di sotto, ci troviamo di fronte a un dato che rischia di complicare il cammino del Partito Democratico".

Lo ha dichiarato il ministro della Giustizia e candidato alle Primarie per la segreteria nazionale del Pd, Andrea Orlando, in serata, a Sanremo, a margine di un incontro con i propri simpatizzanti a Pian di Nave, dove ha deposto un bouquet di garofani sul monumento della Resistenza ed ha poi tenuto un breve comizio. Parlando sempre di Primarie, Orlando ha quindi aggiunto: "Alle consultazioni dei circoli hanno partecipato circa duecentomila persone, mi auguro che a quelle del 30 aprile si possano rovesciare i rapporti di forza, perchè sono convinto che ci sia una parte del centrosinistra che pur sperando nel Partito Democratico, lo vuole profondamente diverso".

SULL'IMMIGRAZIONE E IL "PERICOLO" CHE VINCANO LE DESTRE IN FRANCIA

"E' auspicabile che in Francia non prevalgano le destre, altrimenti questo problema rischia di scaricarsi ancora di più su questi confini". Da Sanremo il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha parlato anche di immigrazione, parlando specificatamente di Ventimiglia, dove con l'estate potrebbe verifcarsi una nuova emergenza umanitaria. "Il decreto migranti - ha quindi aggiunto - introduce alcuni elementi di forza nella gestione dei flussi, ma resta il problema fondamentale di una politica europea, perchè su Ventimiglia non si scarica un tema locale, ma il fatto che l'Europa non ha saputo assumere una gestione comune dei flussi".

Sul tema delle carceri, dopo l'aggressione avvenuta ieri sera nel penitenziario di Sanremo, dove due poliziotti sono stati aggrediti da un detenuto, che era stato appena salvato da un tentativo di suicidio, Orlando ha affermato: "Purtroppo, l'approvazione della riforma dell'Ordinamento penitenziario langue ancora. E' passata al Senato e mi auguro che possa rapidamente essere licenziata anche dalla Camera, perchè credo che si possano introdurre degli elementi che consentono una gestione diversa dal punto di vista trattamentale, con una risposta più avanzata circa l'esecuzione della pena". Sulla riduzione di poteri all'Enac nei controlli sugli appalti pubblici, il ministro ha detto: "Vanno ridati i poteri all'Enac, così come auspicato e si è impegnato il Presidente del Consiglio".

SU CENTROSINISTRA E LARGHE INTESE

"Dobbiamo ricostruire un rapporto con le forze sociali che si sono allontanate, dobbiamo ricostruire il centrosinistra, perchè il centrosinistra senza Pd non esiste, ma il Pd senza centrosinistra perde". Parlando della propria coalizione politica, il ministro Andrea Orlando, candidato alle primarie del Pd, si esprime in maniera esortativa ma anche categorica: "Si sono rotti dei rapporti che dobbiamo ricostruire: prima nella società, che nella politica. Dobbiamo riaprire un dialogo con Cgil, Uil, Cisl, Anpi, associazioni di impresa e tutti quei soggetti che fanno parte del mondo politico".

Orlando, quindi, condanna le "larghe intese" e afferma: "Non ce le possiamo più permettere. La gente dice 'che cosa c'è di male: Berlusconi prende un po' di voti e poi ci mettiamo insieme con Berlusconi'. Se noi portiamo avanti una campagna elettorale con questa parola d'ordine, le larghe intese ci saranno, ma con Grillo e Salvini".

SULLA DISPARITA' DI TRATTAMENTO TRA ORLANDO E RENZI SUI MASS MEDIA

L'esponente del Pd lancia anche dure accuse nei confronti dei mass media e sul loro approccio a queste primarie: "C'è una disparità che è evidente: i giornale stanno da una parte. Il Tg1 sembra l'Agenzia Tass che c'era una volta a Mosca, sembra che ci sia un candidato unico alle primarie. Dentro l'assemblea nazionale del Pd, il novanta per cento è con Renzi; così come diciannove segretari regionali che stanno dalla parte di Renzi, inclusi i commissari. Dalla mi parte c'è una segretaria, quella della Val D'Aosta, che è dalla mia parte, ma non riequilibra la situazione. Ma noi ce la possiamo fare".

Fabrizio Tenerelli

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