Procura in Comune a Diano dopo esposto ex Sindaco Basso: nel mirino Chiappori e Surace

L'ex sindaco contesta le mancate risposte alle interrogazioni sui titoli accademici posseduti da Domenico Surace e sull'attività della Gestioni Municipali da lui amministrata

Procura in Comune a Diano dopo esposto ex Sindaco Basso: nel mirino Chiappori e Surace
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Tanto tuonò che piovve. Dopo l'articolo pubblicato sullo scorso numero de La Riviera, a distanza di un mese dall'esposto presentato dall'ex sindaco Angelo Basso contro l'attuale amministrazione per le mancate risposte alle sue reiterate interpellanze e al mancato accesso di documenti relativi in gran  parte alla gestione della società municipale GM Spa, oggi si è mossa la procura. Secondo quanto trapelato agenti di polizia giudiziaria hanno acquisito documentazione in comune proprio in relazione all'esposto di Basso, che attualmente ricopre il ruolo di consigliere comunale di minoranza. L'inchiesta è al momento contro ignoti.

Nel mirino delle accuse di Basso, oltre al sindaco Giacomo Chiappori anche l'amministratore unico della Gestioni Municipali Domenico Surace, peraltro entrambi sotto processo nell'ambito dell'inchiesta sul voto di scambio alle elezioni del 2011, dove Basso era comparso come teste. Una contrapposizione che ha quindi radici lontane.

Questo l'articolo pubblicato 10 giorni fa dal settimanale La Riviera

Diano Marina (may) Finisce in procura l’ormai cronica contrapposizione tra l’ex sindaco di Diano Marina Angelo Basso e l’amministrazione di Giacomo Chiappori. Basso, nelle scorse settimane ha presentato un esposto denuncia nel quale contesta le reiterate mancate risposte alle sue istanze in qualità di consigliere comunale. Una querelle che si trascina da oltre un anno.
Un cavallo di battaglia dell’ex sindaco è in particolare la gestione della società in house Gestioni Municipali Spa e il suo amministratore unico, Domenico Surace. Una richiesta del 26 maggio in cui chiedeva tra le altre cose di conoscere «l’ammontare degli incassi dei parcheggi», oltre alle somme «impegnate per manutenzione di pontili e porticciolo turistico», per le spese legali, gli investimenti societari e a quanto ammontano gli utili, a distanza di oltre un anno non ha trovato risposte. Così come la richiesta di «conoscere i titoli accademici, di studio e professionali» dello stesso Surace.
Allo stesso modo sarebbero rimaste nel cassetto (sostiene Basso nel suo esposto) le risposte all’interrogazione del luglio scorso in cui chiede la ragione per cui «non è stato risolto il contratto con il concessionario del complesso sportivo per il gioco del tennis che avrebbe dovuto corrispondere al comune per il 2017 la somma di 19.200 euro e che non ha assolto al proprio impegno».
«Anche la mia ultima richiesta di avere gli atti deliberativi del Comune e della società GM Spa relativa all’organizzazione di Aromatica non ha avuto risposta -aggiunge Basso, contattato da La Riviera- questo nonostante siano trascorsi oltre due mesi dalla mia istanza. L’articolo 43 del nuovo testo unico degli Enti Locali prevede testualmente che “i consiglieri comunali hanno diritto di ottenere dagli uffici del comune nonché delle loro aziende ed enti dipendenti tutte le notizie e le informazioni in loro possesso”. E lo devono fare entro trenta giorni. Non lo dico io, lo dice la legge, che a Diano evidentemente viene interpretata in modo piuttosto singolare. Ho sollevato il problema in tutte le sedi, compresa la Prefettura. Il ricorso alla Procura era ormai inevitabile».
Si legge nell’esposto: «Veda il procuratore se non si possa ravvisare nel comportamento degli organismi comunali la violazione dell’articolo 328 del codice penale (1° e 2° comma) o di qualsivoglia altra eventuale norma».

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