Rai: fatture gonfiate al Festival di Sanremo, 50 tra dipendenti ed esercenti indagati
Una cinquantina gli avvisi di garanzia che sono stati notificati a dipendenti della Rai e ad albergatori e ristoratori di Sanremo

Fatture gonfiate
Una maxi inchiesta che intende far luce su una lunga serie di presunte fatture gonfiate da parte di dipendenti della Rai è stata aperta dal pm Alberto Pioletti della Procura di Roma. Una cinquantina gli avvisi di garanzia che sono stati notificati a dipendenti della Rai e ad albergatori e ristoratori di Sanremo per un presunto maxi-raggiro ai danni del servizio pubblico radiotelevisivo perpetrato durante le edizioni 2013, 2014 e 2015 del Festival della Canzone Italiana.
Secondo quanto rivelato dal quotidiano Repubblica: l'indagine, scaturita da un esposto anonimo, riguarda note spese gonfiate presentate dai dipendenti RAI grazie alla compiacenza di albergatori e ristoratori della città dei fiori, che avrebbero aumentato fraudolentemente fatture per permettere l'ottenimento di rimborsi non effettivamente dovuti. S
Da stime della Guardia di Finanza di Imperia, alla quale sono state affidate le indagini, il danno totale per le casse di viale Mazzini si aggirerebbe intorno ai 100mila euro. Diversi casi documentati e messi agli atti hanno visto dipendenti RAI in missione per il Festival dividere con un collega una stanza d'albergo, per poi farsi fatturare due stanze singole e ottenere così un rimborso non meritato: lo stesso schema sarebbe stato adottato dai dipendenti RAI con alcuni ristoratori della città del Festival, che avrebbero emesso fatture da 30 euro per pasti pagati effettivamente 10 o 20 euro.
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