Rischio incidenti moltiplicato fino a tre volte: anche l'insonnia nemica del volante

Questo è quanto emerge da uno studio condotto dall'Università di Genova e dal Sacro Cuore di Roma, pubblicato sulla rivista scientifica Plos One

Rischio incidenti moltiplicato fino a tre volte: anche l'insonnia nemica del volante
Pubblicato:
Aggiornato:

Rischio incidenti moltiplicato fino a tre volte: anche l'insonnia nemica del volante

Non solo lo stato psicofisico alterato da varie sostanze, la velocità o la distrazione: anche dormire poco fa aumentare il rischio di incidenti al volante. A rivelarlo è uno studio condotto dal neurologo  Sergio Garbarino del Dipartimento di Neuroscienze dell'Università di Genova diretto dal prof. Gianluigi Mancardi in convenzione con la multinazionale CNH-Industrial IVECO e del professore di Medicina del Lavoro Nicola Magnavita dell'Istituto di Salute Pubblica dell'Università Cattolica Sacro Cuore di Roma. Secondo quanto emerso dai dati raccolti e pubblicati il 31 ottobre 2017, l'insonnia, spesso associata a malattie come l'apnea notturna (OSA) moltiplica significativamente, fino a tre volte, il rischio di incorrere in incidenti stradali.

Lo studio

In realtà, la letteratura scientifica ha evidenziato da molto tempo una possibile correlazione tra insonnia e incidenti stradali, tuttavia mai nessuno studio si era concentrato così ampiamente su una singola categoria di lavoratori: hanno compilato il questionario che ha prodotto i dati pubblicati in seguito anche sulla prestigiosa rivista scientifica californiana Plos One ben 949 autostrasportatori, I risultari sono eclatanti: l'insonnia tanto lamentata dagli italiani, e non solo, rappresenta un fattore di rischio che moltiplica la probabilità di incidenti e infortuni , nonchè di ammalarsi di patologie croniche metaboliche e cardiovascolari.

I particolari

Un primo dato soprendente è rappresentato dal fatto che nel 27,5% dei partecipanti è stata posta diagnosi di insonnia e la maggiore parte di questi presenta una maggiore prevalenza di malattie cardiovascolari, diabete, depressione e disturbi respiratori. Inoltre gli autotrasportatori con insonnia risultano avere un rischio quasi doppio di incidenti stradali e un rischio aumentato tre volte più elevato di quasi incidenti (NMA: Near Miss Accident) rispetto ad altri conducenti che non presentano la concomitante presenza di altre malattie e/o disturbi del sonno. Per questo l'insonnia è alla base non solo di un maggiore rischio di incidenti ma predispone anche all'insorgenza delle principali malattie croniche del nostro tempo.

Leggi QUI le altre notizie de La Riviera.it

 

Seguici sui nostri canali
Necrologie