Rivieracqua, il punto dei sindacati sul blocco del depuratore di Imperia

I sindacati Cgil, Cisl e Uil riuniti per discutere la difficile situazione societaria di Rivieracqua dopo le notizie degli ultimi giorni sul blocco del depuratore di Imperia

Rivieracqua, il punto dei sindacati sul blocco del depuratore di Imperia
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Questa mattina i sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno tenuto un'assemblea per discutere della difficile situazione societaria di Rivieracqua dopo le notizie degli ultimi giorni sul blocco del depuratore di Imperia e il conseguente rischio di scarico dei liquami a mare.

Rivieracqua, il punto dei sindacati sul blocco del depuratore di Imperia

Al tavolo dei sindacati per relazionare sulla questione c’erano per la Cgil Fulvio Fellegara, segretario imperiese e Claudio Bosio, segretario provinciale Imperia, per la rappresentanza Uil Ferruccio Secchi.

Le dichiarazioni di Fulvio Fellegara. "La vertenza è iniziata già da mesi. Quando a luglio stato dichiarato lo stato di concordato di Rivieraqua abbiamo dichiarato lo stato di agitazione, abbiamo chiesto degli incontri da sua Eccellenza il Prefetto, l'ultimo la settimana scorsa che si è chiuso con un verbale di mancato accordo. Oggi ci siamo visti per valutare come proseguire con tutte le preoccupazioni del caso che è bene ripercorrere. Noi abbiamo segnalato ai massimi esponenti istituzionali della Provincia, partendo da sua Eccellenza il Prefetto, il presidente della Provincia, i sindaci dei comuni più grossi del nostro comprensorio, le difficoltà e la paura di non riuscire a garantire la balneabilità per la prossima stagione estiva perché i carichi di lavoro e l'organizzazione del lavoro non sono sufficienti, perché abbiamo dei comprensori come quello dianese dove solo tre, quattro persone si stanno occupando di garantire il ciclo integrato delle acque, perché abbiamo le aziende in appalto che rifiutano di proseguire con i lavori, quindi non sono più di supporto agli operai, perché c'è una carenza nell'organizzazione del lavoro, perché ci sono difficoltà di sicurezza all'interno degli impianti. Questa situazione non può andare all'infinito, si arriverà a non poter garantire la balneabilità delle acqua e quindi un enorme danno per tutto l’indotto”.

Claudio Bosio: “Questo non è un problema solo di Rivieracqua ma di tutta la cittadinanza e di tutta la provincia. A queste denunce che facciamo da tempo non arrivano soluzioni. Il piano concordatario e il piano di risanamento non risponde a queste situazioni, e non possiamo far altro che continuare a denunciare ai massimi esponenti e iniziare le attività di denuncia e protesta che giustamente metteremo in campo nelle prossime settimane”.

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