Rivieracqua presentato il bilancio esecutivo per il 2021

Chiude con un utile netto di oltre 1,9 milioni e un margine operativo di oltre 4 milioni il bilancio 2021

Rivieracqua presentato il bilancio esecutivo per il 2021
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Chiude con un utile netto di oltre 1,9 milioni e un margine operativo di oltre 4 milioni il bilancio 2021 di Rivieracqua, l’azienda (Scpa) che gestisce il ciclo integrato delle acque in provincia di Imperia. Il documento finanziario è stato approvato, stamani, dalla Conferenza dei Sindaci e ratificato dall’Assemblea dei Soci. “In particolare, a dicembre 2017, quando siamo entrati, Rivieracqua aveva un valore di produzione pari a 11 milioni, oggi è salito a circa 38 milioni - ha affermato il presidente del cda Gian Alberto Mangiante -. Avevamo 38 dipendenti, ne abbiamo 168. E’ un aspetto decisivo e fondamentale per Rivieracqua, che oggi può dire di essere una società che ha raggiunto il proprio equilibrio di parte corrente e che ha una struttura amministrativa in grado di effettuare valutazioni intermisi di budget". A detta del presidente, tuttavia, esistono ancora due criticità che devono essere colmate: “La prima è relativa ai debiti pregressi, la seconda è quella relativa agli investimenti, mai avvenuti negli anni passati. Basti pensare che l’ammontare degli investimenti sulla rete idrica è di circa 17 milioni, cioè nulla. L’ambito imperiese, tuttavia, necessiterebbe di ben di più, perché questa rete idrica è un colabrodo, che dev'essere ristrutturata. Inoltre, bisogna trovare anche fonti alternative e ci stiamo confrontando con Regione e Provincia”. Sui futuri investimenti, Mangiante ha affermato: “Il commissario ad acta è stata nella condizioni di portare un investimento da oltre 28 milioni (per il raddoppio del Roya, ndr) provenienti dal Pnrr e altri 15 che probabilmente saranno cumulabili con questi. Saremo pronti a breve per partire con i progetti esecutivi, gli affidamenti degli appalti, ma purtroppo dobbiamo temporeggiare con una fase attuale che è figlia dell’improvvisazione di tutti questi anni”. I debiti pregressi della società, previsti a piano, ammontano a circa 57 milioni e saranno coperti sia con i flussi di cassa, che con la futura entrata del socio privato. Nell’immediato futuro di Rivieracqua, entro agosto, sono previsti la trasformazione dello statuto, affinché possa passare da Scpa a Spa e la nomina di una nuovo cda. Successivamente all’omologa da parte del tribunale, la società potrà bandire la ricerca di un socio privato fino al 49 per cento. Sui rapporti con il Comune di Bordighera, conclude Mangiante: “Abbiamo rapporti per ora dettati dalle citazioni che il sindaco ci sta facendo per opporsi al conferimento degli impianti; siamo disponibili a ottemperare quanto il commissario ad acta ha previsto nel proprio decreto e ovviamente siamo disponibili alle condizioni previste dal commissario, non dal sindaco”.

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