Sanremo: Porto Vecchio pronto al restauro

Porto Vecchio: opere a carico della società Portosole

Sanremo: Porto Vecchio pronto al restauro
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E stato presentato oggi, in conferenza stampa presso l'Hotel de Paris di Sanremo, il progetto che vedrà completarsi la rivoluzione di Portosole, con ricadute importanti sia per il comune, per il gruppo Cozzi Parodi a cui fa capo il porto turistico, il Porto Vecchio ed il Demanio stesso. Infatti, nel mirino della società, la riqualificazione di tutto il tratto che da San Martino porta al Porto Storico della città dei Fiori. Ecco i dettagli

L'idea

Il rapporto tra la Società “Portosole C.N.I.S. Spa”, concessionaria dell’omonimo Porto Turistico, aperto ai fruitori dal 1976, e il Porto Storico di Sanremo si è andato avvicinando negli ultimi anni. L’idea proposta di finanza di progetto nasce dalla considerazione che la società sta già sviluppando opere connesse alla concessione in atto. In tale contesto di generale riorganizzazione, con il progetto si ambisce a
ristrutturare, riorganizzare e riqualificare non solo Portosole, ma l’intero comparto marittimo sanremese di ben più ampio respiro, che si estende dalla punta di San Martino al forte di Santa Tecla e che comprende, oltre al porto turistico, anche il porto di Sanremo comunale, il
cosiddetto “Porto Storico”.

A disposizione degli enti

Intervento che, al termine dei lavori, quasi non si percepirà, presenterà un affaccio al mare della città di Sanremo profondamente restaurato, Resteranno, tratl'altro, completame restaurate, nella disponibilità del Demanio Comunale e del Demanio Marittimo, delle opere a mare e a terra, tra cui giardini, edifici per pubblici esercizi, posti barca ed un porto completamente restaurato.

I costi del progetto

Dal punto di vista finanziario, gli Enti Concedenti percepiranno, in 55 anni, un canone che genererà, al termine della Concessione, incassi per una somma di diversi milioni di euro, oltre alla tassazione derivante dall’IMU, Tares, Tarsu etc. L’intervento prevede una spesa complessiva pari a circa 43 milioni e 500mila euro comprensivi dei costi di restauro e costruzione oltre che degli oneri accessori, di cui circa 12 milioni direttamente imputabili all’area chiesta in Concessione Demaniale Marittima e 31 direttamente imputabili all’area che resterà a Enti Statali, al Demanio Comunale, alla Associazioni o a opere pubbliche di urbanizzazione.

 

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