SEQUESTRATI 37 MILIONI DI PASTIGLIE DI "DROGA DEL COMBATTENTE" AL PORTO DI GENOVA/IL VIDEO

SEQUESTRATI 37 MILIONI DI PASTIGLIE DI "DROGA DEL COMBATTENTE" AL PORTO DI GENOVA/IL VIDEO
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Un'operazione congiunta di Guardia di finanza e Servizio antifrode dell'agenzia delle dogane di Genova ha permesso di sequestrare, nascoste in un container proveniente dall'India e diretto in Libia, a Misurata, circa 37 tonnellate di pastiglie conosciute come “droga del combattente”, il Tamol X, il cui principio attivo è il tramadolo, un oppioide sintetico, utilizzato nella terapia del dolore, che tenuto conto delle sue proprietà si presta ad usi non terapeutici, essendo utilizzato in tutto il Medio Oriente alla stregua di una sostanza stupefacente. 

Si tratta di uno stupefacente - analogo al Captagon - utilizzato dai miliziani dell'Isis per aumentare lo stato di eccitazione durante gli scontri con il nemico o le azioni terroristiche. In totale si stima che vi fossero stipate tra  stoffe sintetiche e shampoo per capelli, circa 37,5 milioni di pastiglie il cui valore sul mercato - hanno detto questa mattina gli inquirenti durante una conferenza stampa a Genova - si agira sui 75 milioni di euro, tenuto conto che ogni pastiglia viene venduta a circa 2 euro.

Il porto di Genova si conferma - ha detto questa mattina il procuratore Federico Manotti - un crocevia del terrorismo di matrice islamica per smistare le merci che vanno a rimpiere le casse dello stato islamico.

"Secondo le informazioni condivise con fonti investigative estere - sottolineano dalla Guardia di Finanza - tali proventi sarebbero stati destinati a finanziare il terrorismo islamico. Il tramadolo, come testimoniato dai rapporti dell’UNODC ha dirette implicazioni anche sui teatri bellici, essendo utilizzato dai combattenti sia come eccitante, sia per aumentare le capacità di resistenza allo sforzo fisico. L’operazione si è avvalsa della preziosa collaborazione della D.E.A. americana e della Direzione Centrale dei Servizi Antidroga presso il Ministero dell’Interno e del supporto del Comando Generale della Guardia di Finanza- II Reparto- Ufficio Cooperazione Internazionale e Rapporti con Enti Collaterali, nonché del Nucleo Speciale Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza di Roma, per i particolari accertamenti svolti sulla rete internet".

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