Consiglio Autonomie Locali

Sostegno economico "di libertà" alle donne vittime di violenza

Consiglio delle Autonomie Locali approva la proposta di legge

Sostegno economico "di libertà" alle donne vittime di violenza
Pubblicato:
Aggiornato:

Il Cal, Consiglio delle Autonomie Locali, presieduto dal sindaco di Chiavari Marco di Capua, ha dato il via libera alla proposta di legge 64 del 19 marzo 2021, che istituisce un sostegno economico "di libertà" alle donne vittime di violenza.

 

Cal approva la proposta a sostegno delle donne vittime di violenza

Il Cal ha approvato la proposta di legge n. 64 del 19/03/2021 di integrazione alla legge regionale n. 12/2007, che prevede l’istituzione del “sostegno di libertà” per le donne che subiscono violenza domestica e in condizione di povertà, quale contributo per il superamento allo stato di dipendenza economica e di soprusi.

 

“Abbiamo approvato la pdl con alcune osservazioni, tra cui la possibilità di valutare, tra i criteri per accedere al sostegno, l’Isee corrente della donna, la capacità finanziaria, la condizione lavorativa e l’introduzione di un sostegno all'autonomia abitativa in attesa di emancipazione lavorativa, con attribuzione di un punteggio per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica" ha sottolineato la coordinatrice della commissione Welfare di Anci Liguria Ileana Romagnoli, relatrice della proposta al Cal.

 

Convivenza forzata

"Il provvedimento, soprattutto in questo momento in cui il prolungato lockdown obbliga alla permanenza negli stretti spazi abitativi e fa esplodere le tensioni tra i familiari, viene incontro alle donne che si trovano costrette ad allontanarsi dalla famiglia per salvaguardare la loro integrità fisica e spesso quella dei minori, perdendo quella certezza economica sovente legata alla figura maschile che garantiva loro un sostentamento"

 

 

"Possibilità di muoversi autonomamente"

"L’importanza di questo provvedimento è dare proprio a queste donne la possibilità di muoversi autonomamente, con un percorso guidato di inserimento lavorativo o di aiuto per iniziare una attività lavorativa che consenta loro il superamento dello stato di dipendenza economica. Comuni e procure sanno quanto questo periodo abbia inasprito alcune situazioni, e questo provvedimento regionale interviene per contribuire a dare una risposta alle molte richieste che provengono alle strutture e non solo. Anci, da parte sua, garantisce fin d’ora il proseguimento di un percorso formativo, realizzato in collaborazione con Regione, per tutti gli operatori coinvolti nelle strutture comunali, dagli assistenti sociali, a coloro che lavorano nelle case famiglia, un percorso già iniziato negli anni precedenti”, ha concluso Romagnoli.

 

 

 

Seguici sui nostri canali
Necrologie