Corte dei Conti

Spese pazze: il sanremese Patrone condannato a risarcire 80mila euro

Tra le spese anche un pranzo a Sanremo il giorno di Ferragosto

Spese pazze: il sanremese Patrone condannato a risarcire 80mila euro
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La Corte dei Conti ligure ha condannato, nell'ambito dell'inchiesta "spese pazze" in Consiglio regionale, a risarcire 80mila euro per danno erariale due ex consiglieri.

Viaggi e pranzi al ristorante: cala la scure della Corte dei Conti

Bersagli della sentenza dei giudici sono gli ex consiglieri regionali dell'UDC Rosario Monteleone e il sanremese Luigi Patrone. Secondo la procura contabile della Liguria, i due ex membri del parlamentino, nel 2009, avrebbero utilizzato i fondi destinati al gruppo per spese non riconducibili ad esigenze istituzionali. Nello specifico, nei "conti" presi sotto esame, ci sarebbero acquisti di carne, pesce, capi d'abbigliamento. La magistratura contabile aveva individuato anche, tra le spese pazze dei consiglieri, oltre 56mila euro confluiti in viaggi e spese di ristorazione, oltre a spese telefoniche che non è stato possibile ricondurre a precise esigenze istituzionali o private. Nel novero delle somme rendicontate, anche un pranzo in un ristorante di Sanremo il giorno di Ferragosto. I giudici, esaminando le spese per macelleria, pescheria, ristorazione e pasticceria non hanno potuto che constatare l'estraneità delle stesse alle finalità pubbliche istituzionali del gruppo o dei singoli consiglieri.

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