Gianni Berrino

"Tamponi obbligatori condannano a morte lavoro, commercio e turismo"

L'assessore si scaglia contro l'ipotesi ventilata dei tamponi obbligatori da e per la Francia

"Tamponi obbligatori condannano a morte lavoro, commercio e turismo"
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"L'ipotesi ventilata dal Governo di imporre l'esame del tampone per chi va e viene dalla Francia rischierebbe di danneggiare seriamente il lavoro transfrontaliero e di condannare a morte il commercio e il turismo della provincia di Imperia e della Liguria". Gianni Berrino, assessore regionale al Lavoro e al Turismo, commenta così la notizia sull'ipotesi di obbligo dei controlli anti-Covid alla frontiera italo-francese annunciato dal sottosegretario alla Salute Sandra Zampa.

"Porti aperti e migliaia di migranti"

"Una vera e propria follia pensando ai tanti nostri lavoratori transfrontalieri che verrebbero praticamente messi nell'impossibilità di continuare a lavorare. Immagino - prosegue Berrino - che al Ministero della Salute neppure abbiano pensato a come sarebbero messe in ginocchio migliaia di famiglie che hanno come principale entrata il lavoro a Montecarlo o in Costa Azzurra.  Inoltre, commercio e turismo della provincia di Imperia avrebbero immense ricadute negative. I francesi vengono nel nostro territorio quotidianamente per far acquisti nei nostri negozi e nei nostri mercati. Ci sono migliaia di clienti giornalieri che portano lavoro nella nostra terra. Tanti scelgono la Liguria anche per passare in serenità il loro tempo libero: le spiagge, i ristoranti, gli hotel della provincia di Imperia hanno da sempre nei francesi i loro primi clienti che sono in tutta la regione primi come numeri di arrivi. In un anno in cui vi sono già immense difficoltà, in cui gli operatori tengono duro, nonostante i lockdown prima e le autostrade impraticabili poi, questa ultima trovata del Governo sembra studiata ad arte per affossare definitivamente la Liguria. Una decisione che, se presa, non possiamo certo accettare". "Infine, tutto ciò sarebbe una vergogna pensando ai porti che questo insensato Governo lascia aperti all'arrivo di migliaia di migranti da zone in cui i controlli sanitari sono inesistenti", conclude l'assessore.

Anche Campomenosi (Lega) sulla stessa linea

“L’ipotesi di tamponi in entrata e in uscita al confine tra Italia e Francia, al momento al vaglio del Ministero della Salute, rischierebbe di avere pesantissime ripercussioni sull’economia del territorio ligure e di quello della vicina Costa Azzurra: aggraverebbe una situazione già problematica per chi si deve recare in Francia e nel Principato di Monaco quotidianamente e rappresenterebbe un duro colpo per i trasporti, per il commercio, per il lavoro di migliaia di frontalieri italiani, senza considerare le ricadute negative sul turismo italiano, già da mesi in grande sofferenza per via dell’epidemia e delle sue restrizioni. Le preoccupazioni espresse dal sindaco di Ventimiglia sono condivisibili, è giusto prevenire e combattere la diffusione del contagio, ma la soluzione proposta dall’esecutivo sarebbe tanto impraticabile quanto dannosa. Da una parte il Governo vuole imporre tamponi a tutti i lavoratori italiani che vanno in Francia e a tutti i turisti francesi che vogliono visitare il nostro Paese, dall’altra permette lo sbarco quotidiano di migliaia di clandestini sulle nostre coste? Ci opporremo in tutte le sedi a questa ipotesi, a tutela dei frontalieri italiani e delle imprese del territorio, già alle prese con numerose difficoltà e pesantemente colpiti dal lockdown e dalla crisi conseguente”. Così in una nota Marco Campomenosi, europarlamentare ligure, capo delegazione della Lega al Parlamento Europeo, componente commissione Trasporti.

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