Tre indagati per l'inquinamento ambientale del fiume Roja con malta cementizia
Si è chiusa con tre indagati l'indagine per l'inquinamento ambientale dell'alveo dell'argine sinistro del fiume Roja, con malta cementizia proveniente dal lavaggio di betoniere, condotta dai carabinieri forestali.

Si è chiusa con tre indagati l'indagine per l'inquinamento ambientale dell'alveo dell'argine sinistro del fiume Roja, con malta cementizia proveniente dal lavaggio di betoniere, condotta dai carabinieri forestali.
Le ipotesi di reato contestate vanno da inquinamento ambientale, a distruzione e deturpamento di bellezze naturali e scarico refluo industriale in alveo senza autorizzazione.
E' stato accertato che un tubo di circa centocinquanta metri di lunghezza, collegato alla calcestruzzi della statale 20, attraversava i terreni coltivati in modo che i reflui venissero direttamente scaricati nel fiume, anziché essere riciclati.
Un'abitudine che, pare, andava avanti dall'estate scorsa. Nei giorni scorsi ci sono state nuove campionature da parte dell'Arpal, anche per il pericolo che assieme alla malta possano essere stati scaricati anche dei residui di solvente utilizzati per la pulizia delle betoniere, con danni alla fauna e al'avi-fauna del fiume Roja.


