Troppi "idrocarburi" nell'olio extravergine, assolto l'imprenditore Carlo Isnardi

Il giudice monocratico Sonia Anerdi ha assolto, oggi, per particolare tenuità del fatto (articolo 131 bis del Codice Penale) l'imprenditore imperiese nel campo oleario Carlo Isnardi, accusato di frode in commercio per aver venduto come "extravergine" olio di oliva che presentava una percentuale fuori limite di idrocarburi del tipo "stigmastadieni" e che quindi non era stato adeguatamente raffinato.

Troppi "idrocarburi" nell'olio extravergine, assolto l'imprenditore Carlo Isnardi
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Il giudice monocratico Sonia Anerdi ha assolto, oggi, per particolare tenuità del fatto (articolo 131 bis del Codice Penale) l'imprenditore imperiese nel campo oleario Carlo Isnardi, accusato di frode in commercio per aver venduto come "extravergine" olio di oliva che presentava una percentuale fuori limite di idrocarburi del tipo "stigmastadieni" e che quindi non era stato adeguatamente raffinato.

In seguito ad alcune analisi, infatti, il valore era risultato di trenta milionesimi, contro i cinque milionesimi previsti dalla legge (in precedenza il tetto massimo era di diciotto milionesimi), dunque l'olio non poteva considerarsi extravergine.

Il difensore di Isnardi, l'avvocato Erminio Annoni, aveva chiesto l'assoluzione perchè il fatto non costituisce reato o, in subordine - d'accordo con il pm Stefania Laguzzi - per la particolare tenuità del fatto: fattispecie che si applica, quando non viene leso il bene protetto dalla norma o non viene creato pericolo. Alla scorsa udienza era stato ascoltato come teste il perito del Ministero delle Politiche Agricole, Bruno Di Simone.

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