Un anno dalla tempesta Alex, il ricordo dell'onorevole Di Muro

"Esattamente un anno fa la tempesta Alex si abbatteva su di noi. Il Ponente ligure e la vicina Francia furono colpite da violenza inaudita"

Un anno dalla tempesta Alex, il ricordo dell'onorevole Di Muro
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Il ricordo dell'onorevole Di Muro

Esattamente un anno fa la tempesta Alex si abbatteva su di noi. Il Ponente ligure e la vicina Francia furono colpite da un nubifragio di violenza inaudita. Tutta la provincia di Imperia fu massacrata dalla costa all'entroterra. Ventimiglia, la valli Roja, Argentina e Arroscia furono aggredite con ferocia.

Una pagina nera per il nostro territorio, forse tra le peggiori della nostra storia. Non bisogna dimenticare, giusto ricordare, ma il ricordo non sia un atto dovuto, una celebrazione fine a se stessa, ma sia il momento per reagire.

In quella prima notte di devastazione ero appena atterrato a Catania per partecipare ad un'iniziativa politica. Le immagini e i video che mi giunsero da molti di voi mi sconvolsero. Rientrai subito a Ventimiglia.

La mia città era inghiottita dal fango, impressionante. Non c'era tempo per i commenti politici, c'era solo da spalare. E così mi sono ritrovato con i miei concittadini a liberare negozi e cantine, di amici o sconosciuti, non importava. C'era un senso di comunità che ci persuadeva.

Centinaia di ragazzi, giovani e meno giovani, si sono dati appuntamento nelle realtà più colpite per aiutare la popolazione locale a rialzarsi: veri "angeli del fango" a cui andrà per sempre la nostra gratitudine.

Uscito dalla prima emergenza ho cercato di essere da supporto ai Sindaci per aiutarli nel raccordo con gli organi dello Stato. I Sindaci erano sul fronte, disperati ma determinati, un grande esempio di dedizione civica, e con loro tanti amministratori locali, personale e volontari della protezione civile.

La pioggia cessò e iniziò la conta dei danni.

Vite umane furono spezzate, sia in Italia che in Francia. Alle loro famiglie va in questo triste anniversario il mio sincero cordoglio.

Poi le frane, le strade, i ponti distrutti, alcuni paesi ancora isolati. Beni pubblici interamente da ricostruire.

Ho visto negozi completamente distrutti, storici commercianti piangere. Non posso dimenticare le frasi che mi hanno pronunciato.

Tornando a Roma ho portato con me una grande consapevolezza, quella di rappresentare in Parlamento delle persone meravigliose capaci di rimboccarsi le maniche e non arrendersi, ma anche una grande responsabilità, tenere alta l'attenzione dello Stato centrale verso il nostro territorio così lontano.

Dei milioni di danni ai beni pubblici la maggior parte di questi sono già stati assegnati alla nostra provincia. Per i danni alle imprese e alle aziende agricole a breve arriveranno i primi contributi, mentre si è ancora indietro per i rimborsi ai privati. Continuerò a seguire passo passo questo iter burocratico affinché chi ha perso qualcosa venga risarcito dallo Stato come è giusto che sia.

Resta l'amaro in bocca nel vedere la vicina Francia più avanti di noi nella ricostruzione.

Mi sento addosso il dovere di rappresentare al meglio questo territorio. Il rischio è essere dimenticati e questo non possiamo permettercelo. C'è molto da fare, ma occorre fare sistema. Il Ponente ligure è carente, più di molte altre parti d'Italia, di infrastrutture moderne e di interventi per la difesa del suolo. Spero veramente che questo disastro sia servito ad aprire gli occhi a qualcuno e non si riduca ad una semplice commemorazione.

A chi ha sofferto va il mio forte abbraccio e la promessa di tutto il mio impegno.

Flavio Di Muro

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