VENTIMIGLIA: IN 300 PER L'ADDIO AL CUOCO-JUDOKA CRISTIAN/ I COMPAGNI LO SALUTANO IN KIMONO

VENTIMIGLIA: IN 300 PER L'ADDIO AL CUOCO-JUDOKA CRISTIAN/ I COMPAGNI LO SALUTANO IN KIMONO
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Ventimiglia - Circa trecento persone, soprattutto amici, parenti e compagni sportivi, si sono stretti questo pomeriggio, nella Cattedrale di Ventimiglia alta, attorno al feretro di Cristian Lorenzi, il cuoco di 31 anni, di Vallecrosia, morto, lo scorso 27 marzo, in un incidente in moto avvenuto alle 7 circa, in corso Genova, a Ventimiglia, mentre si stava recando al lavoro nel Principato di Monaco. A portare il feretro sulle spalle, in ingresso e uscita dalla chiesa, sono stati i suoi compagni della palestra di judo "Tsukuri".

Cristian era infatti un ottimo judoka, cintura blu, e in passato aveva anche militato nel Ventimiglia Calcio. Nel corso della sua omelia, il parroco don Luca Salomone ha voluto sottolineare il carattere forte del giovane e la pienezza con cui ha vissuto la propria esistenza.

All'uscita della cattedrale i compagni di judo, tutti rigorosamente in kimono, hanno voluto salutare con un inchino il loro amico al grido di "Cri, uno di noi". "Vogliamo superare la fatica attraverso lo sguardo di Cristian che ci dice 'amate' - afferma il parroco - affaticatevi nell'amare, spingetevi verso l'oltre. Lui tutto questo lo coglieva, non semplicemente per il suo carattere o perché i suoi genitori glielo avevano insegnato, ma perché lo sentiva dentro". 

Fabrizio Tenerelli

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