Via la gigante panchina turistica deturpata dai no border e usata solo da stranieri

La panchina sarà rimossa dopo circa cinque anni

Sarà rimossa oggi, dopo cinque anni (era infatti il 2018) la gigante panchina turistica alla foce del fiume Roya, all’altezza del Sirena, che nel corso del tempo è stata deturpata dai no border, diventando rifugio per stranieri.

Si tratta dell’ennesimo intervento mirato al decoro e alla sicurezza cittadina

del sindaco Flavio Di Muro (Lega), che dopo aver istituto un servizio di vigilanza all’ingresso del cimitero di Roverino e aver recintato il lungo Roya, in via Tenda, dove i migranti scendevano per poi dirigersi verso il greto del fiume nelle loro baraccopoli, ecco un nuovo provvedimento.

“Basta vederla: è assolutamente degradata, non credo sia una bella immagine turistica. La prendiamo, la portiamo in officina, la restauriamo e la metteremo in un luogo più consono per dedicarla ai turisti che vogliano farsi una foto ricordo nella nostra città”, afferma il primo cittadino. E aggiunge: “E’ evidente che questa panchina è più frequentata dagli stranieri, che dai turisti che vengono a trascorrere le vacanze estive a Ventimiglia. Non era questa la finalità la sua finalità”.

Sulle affermazioni della Scuola di Pace

che chiede a Di Muro di tornare indietro sui propri passi, rimuove do la sorveglianza al cimitero, considerando questo “disumano”, risponde: “Mi dica la Scuola di Pace cos’è umano, visto che i cittadini mi chiedono da tempo di poter andare a pregare i propri defunti senza essere molestati dai migranti; di non veder gente che va a spaccare i bagni e che si fa le docce o che sputa al cimitero. Questo è disumano a casa mia. Chi mi ha votato sapeva che avrei garantito più sicurezza e decoro alla mia città. Evidentemente questo messaggio non è stato capito da tutti ma continuerò su questa strada”.

Fabrizio Tenerelli