Storia

80 anni dalla Liberazione, Rita Elena: L’antifascismo deve rappresentare un patrimonio culturale condiviso

"La nostra fu la prima Provincia a ricevere la Medaglia d’Oro al Valor Militare dal Presidente Sandro Pertini"

80 anni dalla Liberazione, Rita Elena: L’antifascismo deve rappresentare un patrimonio culturale condiviso
Pubblicato:

"Il 2025 segna un anniversario straordinario per il nostro paese. Ottant’anni fa l’Italia veniva liberata dall’occupazione nazifascista. Il 25 aprile 1945 l’Italia tra cumuli di macerie e disperazione rialzava la testa" così in una nota Rita Elena, Presidente Della V Commissione delle Pari Opportunità del Comune di Imperia.

80 anni dalla Liberazione, Rita Elena: L’antifascismo deve rappresentare un patrimonio culturale condiviso

"Un ventennio difficile per le libertà personali quello vissuto dagli italiani tra l’ottobre del 1922 e il luglio del 1943 al quale seguirono altri venti mesi durissimi di occupazione e ferocia nazifascista. Una violenza repressiva inaudita attraversò tutta la penisola portando molte donne e uomini coraggiosi alla clandestinità della lotta partigiana. Vennero compiute scelte difficili, imbracciate armi e ingaggiato una lotta senza quartiere contro quell’ondata di terrore. Da qui, la nascita della Resistenza. Combattimenti, attentati e ritorsioni che portarono alla Liberazione e il riscatto agli occhi del mondo degli stessi italiani.

"Indipendentemente dal colore politico, a Roma il 9 settembre del 1943 nacque il Cnl, il Comitato di Liberazione Nazionale formato da tutti i partititi e oppositori al nazifascismo tra i quali figuravano Alcide De Gasperi della Dc e Giorgio Amendola del Pci. Da quel momento la lotta partigiana assunse non solo i tratti di una guerra di liberazione ma anche di uno scontro sociale tra chi abbracciava la causa dell’antifascismo e chi per ragioni di opportunità decise di schierasi con i tedeschi.

"Ruolo cruciale nella guerra di Liberazione fu quello della popolazione civile.

"Se infatti i partigiani in montagna e i gruppi di azione patriottica, i Gap nelle città, erano i primi a rischiare la pelle imbracciando i fucili, la maggioranza della popolazione accogliendo e nascondendo i combattenti e le loro armi rese di fatto molto più complicata l’occupazione da parte dell’esercito tedesco conscio di trovarsi in un territorio ostile dove dietro a ogni angolo poteva nascondersi un pericolo o un attentatore.

"Ancora oggi qualcuno mette in discussione il valore della Resistenza e l’effettivo contributo offerto dai partigiani che portò alla sconfitta del nazifascismo sollevando questioni sulle azioni compiute e l’utilità delle stesse. Personalmente trovo che il contributo militare della Resistenza italiana sia stato significativo così come la raccolta di informazioni passate ai servizi anglo americani.

"Alla nostra Provincia il 6 luglio del 1979 il Presidente della Repubblica Sandro Pertini concesse la Medaglia d’Oro al Valor Militare e insignito della Medaglia d’Oro alla Memoria 6 partigiani. Felice Cascione, Sergio Sabatini, Marco Dino Rossi, Silvio Bonfante, Roberto di Ferro e Franco Ghiglia.

"La nostra fu la prima Provincia a ricevere la Medaglia d’Oro al Valor Militare perché fino a quel momento le medaglie d’oro erano state consegnate alle sole città come Genova e Savona.

"Chiunque entri nel palazzo della Provincia viene accolto da una lapide che ci riporta a quei mesi tremendi.

“Illustre fra le genti Liguri per tradizione di fierezza tenacia e antica adustanza a duro lavoro, in terra aspra, impervia e avara di risorse, la popolazione imperiese a prezzo di oltre 1200 caduti, 100 deportati, stragi, persecuzioni e distruzioni immani durante venti mesi di occupazione nazifascista combatté la sua strenua Resistenza per la riconquista delle Patrie leggi e libertà, in concorso e sostegno, spesso cruenti, con le sue forze partigiane. Circa 4000 volontari in salde formazioni combattenti ardite e manovriere, ordinate in un rigoroso assetto organico ve disciplinare della 1° Zona Liguria, guidate da capi esperti e valorosi, con armi pressoché totalmente conquistate al nemico, alimentate dalle stremate ma non vinte popolazioni di 53 Comuni impegnarono dal monte al mare, con l’insidia di una indomabile guerriglia e in sanguinosi combattimenti, le forse strapotenti del nemico, infliggendogli notevoli perdite, minacciandone e spesso interdicendone l’alimentazione operativa a cavaliere di sue vitali comunicazioni strategiche, nel tergo degli schieramenti avanzati. Sacrificio di sangue e sofferenza ed eminente valore furono i sigilli di nobiltà delle virtù militari e civili che gli imperiosi, in un periodo tragico della storia loro e della loro Patria, tramandarono insigni a imperitura memoria”. Imperia – 1° Zona Liguria, 8 settembre 1943 – 25 aprile 1945.

"Sono passati ottant’anni da quella guerra disumana. La resistenza fu fatta da donne e uomini di ogni età, estrazione sociale e fede politica, uniti dalla volontà di liberarsi dalla dittatura nazifascista.

"L’antifascismo deve rappresentare un patrimonio culturale condiviso. Eredità di valori e guida per il presente ed il futuro, difesa dei principi di convivenza civile e politica, fondamento della nostra Repubblica. Dall’antifascismo nacque la Resistenza, dalla Resistenza la nostra Costituzione.

"Abbiamo l’occasione di ribadire i valori fondanti della nostra democrazia ricordando e onorando a ottant’anni di distanza chi ha sacrificato la propria vita per la libertà. Si, proprio quella libertà cha abbiamo il dovere di difendere ogni giorno vivendo sotto il segno della pace e della giustizia sociale.

"La data del 25 aprile è il simbolo dell’Italia libera e liberata e ogni celebrazione rappresenta il rinnovato impegno in difesa dei suoi valori. Senza memoria non c’è futuro.

"Buona Festa della Liberazione".

Rita Elena

Seguici sui nostri canali
Necrologie