L'INIZIATIVA A CAMPOROSSO

La Scuola di Pace premia quattro donne per l'accoglienza ai migranti

L'evento a Camporosso a margine della “Festa di sana e robusta Costituzione” alla presenza del mondo associativo locale

La Scuola di Pace premia quattro donne per l'accoglienza ai migranti
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L'evento al Palabigauda di Camporosso

Una rappresentanza di quattro donne, a nome delle tante che in questi mesi hanno accolto e aiutato famiglie di migranti in difficoltà, sono state premiate, oggi, al Palabigauda di Camporosso, a margine della “Festa di sana e robusta Costituzione” organizzata dalla Scuola di pace di Ventimiglia, con il contributo di diverse associazioni umanitarie e della sinistra (tra cui: Caritas, Anpi, Penelope e certo culturale Fratellanza Ventimiglia), in occasione dei settantacinque anni dalla promulgazione della Costituzione. Si tratta di Giovanna Maisano, Loredana Crivellari e Franca Tessari, di Ventimiglia e Filomena Loreto, di Camporosso.

La giornata si è aperta con l’allocazione di una pianta di lauro

in ricordo della lotta partigiana; una di ficus a memoria delle vittime delle mafie e una pianta di banksia contro le guerre e per costruire la pace fondata sulla giustizia e contro il ricorso agli armamenti. “La festa della Costituzione è quel patto civile che ci unisce - ha affermato Mauroi Lazzaretti, uno degli organizzatori - ma non vuole essere solo un festeggiamento, vogliamo anche capire i valori che ci uniscono".

Ciascuna delle quattro donne ha raccontato la propria esperienza

come Giovanna: "Ho accolto dei ragazzi, di non si sa quale Paese. Avevano dei problemi e aperto loro la porta. Mio figlio li portava a casa e dopo aver varcato l'ingresso, diceva: ‘mamma risolve’ e mamma risolveva".

E poi, Loredana: “Da quando è stato chiuso il campo Roya abbiamo accolto diverse donne e bambini o famiglie, che sono i più bisognosi. Stanno il tempo necessario per rimettersi in forze: a volte qualche giorno, a volte settimane. Un’esperienza davvero bella e costruttiva”. C’è, quindi, Filomena, che in passato ha accolto una giovane mamma con la figlia di sei mesi: “Si tratta di una ragazza etiope, rifugiata politica. Oggi la bimba va a scuola, c’è un giro di persone che l’aiuta, ma io la ospito in maniera fissa da sei anni”. A ciascuna di loro sarà dato un piccolo contributo in denaro per l’opera di accoglienza.

Fabrizio Tenerelli

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