Nido e scuola d'infanzia Arcobaleno unite in un progetto di continuità

Il nido d’infanzia comunale, Arcobaleno (ex Pro Infantia), ospita da due anni a questa parte, nei locali sottostanti il servizio sito in via Morardo, 40 bambini più il personale, della scuola dell’infanzia omonima (ex “Madre Francesca di Gesù”).

Nido e scuola d'infanzia Arcobaleno unite in un progetto di continuità
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Nido e scuola d'infanzia Arcobaleno unite in un progetto di continuità

Un progetto nato da un pensiero motivato di educatori e insegnanti delle due realtà

Per un bambino che ha frequentato il nido d’infanzia entrare nella scuola dell’Infanzia vuol dire approdare in un mondo nuovo: “Chi c’è?” ”Che cosa trovo?,” ”Chi sarà con me?”.

Il progetto continuità nasce da un pensiero motivato e condiviso dagli educatori e dagli insegnanti dei due servizi, sotto la supervisione del coordinatore pedagogico del nido d’infanzia, ed è finalizzato alla continuazione della storia personale di crescita psico-fisica di ogni bambino e, attraverso il “fare insieme”, si costruisce vicinanza tra i bambini, tra i contesti, tra gli adulti.

Il nido d’infanzia comunale, Arcobaleno (ex Pro Infantia), ospita da due anni a questa parte, nei locali sottostanti il servizio sito in via Morardo, 40 bambini più il personale, della scuola dell’infanzia omonima (ex “Madre Francesca di Gesù”). Un ascensore interno, mette in contatto le due realtà, ognuna con una sua personalità ben definita, e offre ai piccoli ospiti la possibilità di avere a “portata di mano” un “progetto continuità”, condiviso da entrambi i servizi, che varia ogni anno nei contenuti e non nelle finalità.

Dal seme alla pianta” e “Racconto dopo racconto la storia di un incontro” sono stati i progetti di questi due anni. Nel primo, i bambini che frequentavano l’ultimo anno di nido, i bambini al secondo anno della scuola dell’infanzia e il personale di entrambi i servizi, sotto l’occhio vigile e attento di nonno Fiore, si sono cimentati nella realizzazione di un orto pensile, partendo dalla preparazione del terreno che ha accolto le piantine comprate al mercato, per poi passare alla cura di quest’ultime, all’osservazione della loro crescita e infine alla raccolta dei frutti. Nel secondo, la lettura di favole attraverso il kamishibai (antica forma di narrazione giapponese) ha regalato nuovi momenti di condivisione con l’uso della “drammatizzazione”. La storia guida è stata “Tim va a scuola” (Tim è un bambino alle prese con le emozioni del primo giorno nella scuola dell’infanzia), a questo racconto ha fatto seguito”Arlecchino” nato da un lavoro di collage dei bambini . L’arte, l’espressività, il gioco condiviso, si sono inseriti nei vari incontri rendendo quest’ultimi piacevoli e proficui sul piano della continuità personale di ciascun bambino.

Lo scorso anno è terminato con un’esclamazione di Rea (4 anni, ha frequentato il nido prima di entrare nella scuola dell’infanzia), la quale dopo l’attività dei “Miròglifici” ha esclamato  E’ stato … bellissimo!”

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