Zonta presenta lo spettacolo “Donnamore” in scena il 7 aprile al teatro del casinò

Zonta presenta lo spettacolo “Donnamore” in scena il 7 aprile al teatro del casinò
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Sanremo - Ci sono ancora biglietti a disposizione per lo spettacolo “Donnamore”, in programma venerdì 7 aprile alle 21 al casinò di Sanremo dallo Zonta Club di Sanremo presieduto dalla dottoressa Anna Morgano che torna in campo per sensibilizzare la popolazione, e soprattutto i giovani, al problema della violenza sulle donne.

“Vorrei ringraziare in anticipo tutte le persone che hanno acquistato i biglietti, e i nostri sponsor, il Casinò Municipale, che ci ha dato il teatro a costo zero, e l’associazione culturale di Montalto intitolata alla violinista Maria Grazia Vivaldi, che ha fatto una importante donazione, oltre ad acquistare parecchi biglietti” .

Il ricavato verrà poi devoluto al Centro di Aiuto alla Vita presieduto da Sara Tonegutti. Il costo del biglietto è di 20 euro, prevendite presso la gioielleria Vivaldi Concept di Sanremo in via Matteotti 70, tel. 0184/500006. Sarà altresì possibile acquistare i biglietti rimasti eventualmente invenduti direttamente la sera della rappresentazione al Teatro dell’Opera del Casinò Municipale.

La storia, ambientata in una clinica psichiatrica femminile,”Clinica Donnamore”, vuole essere una voce per tutte quelle donne che hanno sopportato e taciuto: le donne vittime di violenza. Attrici, cantanti e ballerine regaleranno in sala emozioni uniche. Attraverso musiche e parole, il coraggio di alcune donne della storia ha finalmente avuto la giusta e meritata riconoscenza.

 “Tutto  nasce dal progetto di Liberato Santarpino (scrittore-musicista per il teatro e per il cinema) e di Giovanna Iovine, con lo scopo di sensibilizzare i giovani alla cultura del rispetto - spiega la presidente Morgano, che prosegue – I figli delle donne vittime di violenza e di femminicidio, oltre ad essere vittime dei propri genitori, devono attraversare percorsi estremamente dolorosi: si alternano tra tribunali, servizi sociali, famiglie affidatarie o famiglie adottive. Sono bambini, la cui infanzia è segnata dalla tragedia e dal dolore e il cui futuro non ha più un percorso chiaro e lineare sia sul piano affettivo che identitario”.

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