Aree dismesse: le richieste del sindaco Scullino alle Ferrovie. Video

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Aree dismesse

Cessione subito di due ettari di superficie, inserimento del progetto della tangenziale nord e del sottopasso di frazione Peglia. Sono queste le principali richieste dell'amministrazione comunale di Ventimiglia alle Ferrovie dello Stato, nell’ambito del rinnovo dell’accordo di programma, in scadenza il prossimo 31 dicembre, riguardante la cessione delle aree dismesse della Ferrovia.

E’ stato, stamani, il sindaco Gaetano Scullino, al termine di un vertice con le categorie, ad anticipare. In ballo, infatti, ci sono circa sessanta ettari determinanti per il futuro della città di confine: 42 ettari circa a Ponente, 3 a levante e il resto nel circondario della stazione ferroviaria.

Oltre mezzo ettaro (dei due richiesti), situato sotto il quartiere di San Secondo, è già stato ceduto al Comune, che al più presto realizzerà un parcheggio di 350 posti auto; mentre nella rimanente parte dovrebbero sorgere (nel complesso) circa novecento posti auto. Ma non è tutto. Un’altra superficie dei complessivi due ettari, riguarda l’ex dogana della stazione dei treni, nella quale il Comune vorrebbe realizzare il Palazzo della salute.

Il sindaco Gaetano Scullino

“Con la tangenziale nord di Ventimiglia e il conseguente raddoppio dell'Aurelia - ha affermato il sindaco della città di confine, Gaetano Scullino - si ridurrebbe il traffico in centro del cinquanta per cento e sappiamo tutti, quanto è difficoltoso attraversare la città in determinati momenti della giornata.

Quindi, avremo da subito un miglioramento della viabilità”. Secondo Scullino, lo spostamento a monte, di circa un chilometro (all'altezza del ponte dell’Amicizia), della galleria che dovrebbe congiungere Camporosso a Ventimiglia, consentirebbe di risparmiare circa 800 metri di percorso, rispetto agli originari 3,2 chilometri, per un guadagno di circa quaranta milioni di euro rispetto ai novanta iniziali.

Stiamo analizzando un nuovo accordo di programma che ci legherà per i prossimi 5 - 6 anni perché noi riteniamo che il reale sviluppo di Ventimiglia, oltre a quello turistico che attraverso il porto e il centro storico di fatto è già partito, c’è il retro città, il ponente della città con queste aree ferroviarie dismesse e altre dismittibili, quello è il reale sviluppo occupazionale per la città di Ventimiglia. L’accordo di programma che noi avevamo sottoscritto nel 2009 era scaduto, è stato rinnovato nel 2014 dai commissari prefettizi, il 31 di dicembre scade anche questo, abbiamo visto che l’accordo di programma sottoscritto con i commissari non ci convince molto, lo stiamo migliorando e oggi, al fine di trovare una comunione di intenti per lo sviluppo reale della città, abbiamo avuto un incontro con tutte le categorie sindacali e con le associazioni di commercianti, imprenditori e degli industriali. Abbiamo avuto da loro indicazioni e suggerimenti di cui faremo sicuramente tesoro perché riteniamo che questi 40 ettari, più altri 20 ettari, per un totale di 60, ci possono dare davvero uno sviluppo dal punto di vista occupazionale e d’immagine della città.

In attesa che questo sviluppo delle aree ferroviarie dismesse, abbiamo chiesto che quella che è la contropartita che viene data alla città di Ventimiglia ci sia data subito. Abbiamo un ottimo rapporto con i vertici delle Ferrovie dello Stato sia regionali che nazionali, si sono resi subito disponibili, devo dire che è un bell’accordo. Siamo andati tre-quattro volte a Roma, abbiamo avuto sempre le porte aperte. Li ringrazio per la loro disponibilità perché Ventimiglia senza queste aree, senza queste opportunità farebbe una vita ancora grama come quella che ha fatto fino ad ora.

In questo accordo di programma inseriremo la possibilità di una viabilità a monte per liberare la città almeno dal 50 per cento del traffico. Chiederemo circa 3 ettari di terreno per fare parcheggi in centro città, dietro e di fianco alla stazione ferroviaria, ci sono aree che diventeranno di proprietà del Comune. Alcune lo sono già: a San Secondo stiamo progettando un parcheggio da circa 350 posti auto, nei pressi della stazione. Questa è un’opportunità per il commercio visto che abbiamo carenza parcheggi e viabilità caotica.

Onorevole Flavio Di Muro

Al di là della mia personale presenza credo sia importante avvicinare Roma alle istituzioni locali. Noi a Ventimiglia siamo molto distanti dalle stanze romane, dove si decide spesso quali norme fare, dove andare a destinare le risorse pubbliche, c'è stato un lavoro in questi mesi di avvicinamento dei centri decisionali verso quella che a Roma considerano la periferia o come la chiamo io l'ultima provincia dell'impero.

Credo che sia compito di un deputato del territorio riuscire a limitare questo divario tra chi agisce per la comunità a livello locale e chi prende le decisioni a livello nazionale.

Dopo gli ultimi disastri emergenziali io sostengo la necessità che il governo adotti un decreto ponente sulla falsa riga del decreto Genova. Serve un decreto specifico per far uscire i comuni dalle somme urgenze, intanto aiutando i Comuni con le somme urgenze perché ad oggi il Governo non ha ancora stanziato risorse per aiutarli a risolvere i problemi dell'ultimo nubifragio e poi per investire in quelle infrastrutture su cui c'è attenzione magari sui grandi centri, sui capoluoghi di regione ma su queste piccole realtà non ci sono.

Quindi l'Aurelia bis con il prolungamento a Sanremo, la tangenziale nord che collega Camporosso con l'estremo ponente della città di Ventimiglia sono una priorità per tutta la viabilità del nord ovest non solo del Ponente ligure.

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