Debito di 17mila euro fuori bilancio: Scullino attacca Ioculano "Colpa vostra"
Una bagarre è divampata, ieri sera, nel Consiglio comunale in streaming di Ventimiglia, a causa di un debito fuori bilancio di 17mila euro
Debito
Una bagarre è divampata, ieri sera, nel Consiglio comunale in streaming di Ventimiglia, a causa di un debito fuori bilancio di 17mila euro che il Comune di Ventimiglia è costretto a pagare, a detta del sindaco Gaetano Scullino, per colpa del suo predecessore, l'ex sindaco Enrico Ioculano (Pd) oggi sui banchi della minoranza. La vicenda riguarda la volontà della precedente amministrazione di agevolare l'apertura di un punto vendita della Coop, in via Asse.
Tuttavia, non aveva fatto i conti con la normativa urbanistica, che non prevedeva di aprire un supermercato in quel punto. Così al momento di espropriare il terreno di un privato, per rendere fattibile l'operazione immobiliare, quest'ultimo ha presentato ricorso al Tar, vincendo anche in Appello al Consiglio di Stato. Morale: il Comune di Ventimiglia è stato condannato al pagamento di 17mila euro di spese legali, che questa amministrazione dovrà mettere a bilancio.
"E’ inaccettabile, abbiamo approvato un debito fuori bilancio provocato da altri, lo abbiamo approvato noi e chi lo ha provocato si è astenuto", ha affermato Scullino. La pratica è così finita in Consiglio comunale, approvato con i voti della maggioranza; Ioculano non ha votato a quanto pare per problemi di connessione; mentre Domenico De Leo e Federica Leuzzi si sono astenuti.
Scullino a quel punto ha inveito anche contro il minoranza: "che è responsabile di questo debito fuori bilancio... Chi è responsabile di questo danno erariale si astiene". Non sono mancate accuse anche nei confronti del presidente del Consiglio comunale, Andrea Spinosi, che, secondo Scullino, avrebbe dovuto chiedere l'indirizzo di voto, prima delle votazione.
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