Felici dopo il ritiro delle deleghe: "Decisione d'impulso del sindaco. Non sono arrabbiato con lui ma con chi non lo ha spinto a riflettere"

Felici dopo il ritiro delle deleghe: "Decisione d'impulso del sindaco. Non sono arrabbiato con lui ma con chi non lo ha spinto a riflettere"
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Ventimiglia - L'avvocato Pio Giudo Felici, ex assessore alle manifestazioni di Ventimiglia ha spiegato i motivi per cui da venerdì scorso non fa più parte della giunta. 

"Dopo la decisione dell'associazine Ventimiglia Viva di annullare/rinviare la notte bianca del 24 giugno - ha spiegato Felici - ho avuto una discussione con il sindaco che scaricava le critiche che riceveva su di me e sul mio ufficio. Io questo non l'ho accettato e ho difeso i dipendenti del Comune". Una reazione d'impuso quella di Ioculano che gli ha risposto "Allora il nostro rapporto finisce qui".

"Io capisco che un ragazzo di 30 anni si sia fatto coinvolgere da un momento di ira non sono arrabbiato con Enrico, ma sono arrabbiato con chi in un momento del genere avrebbe dovuto consigliarlo, come ho semore cercato di fare io da fratello maggiore. Sono una persona che pensa positivo e voglio sperare che non ci sia stato qualcuno che abbia soffiato sul fuoco - e aggiunge - questa sarebbe una grande delusione"

"Mi dispiace lasciare l'incarico, sono stati tre anni intensi al fianco di Enrico, persona che gode della mia stima, mi auguro soltanto che la sua sia stata una decisione presa da solo e che non sia stato 'soffiato sul fuoco' da terzi". L'ex assessore ha anche spiegato che non sempre condivideva il modus operandi dell'amministrazione: "Secondo me il personale comunale andava gestito in un altro modo, per questo ho avuto diversi contrasti, non col sindaco a con altri. Il mio modo di lavorare con le persone si basa sui 'per favore' e 'grazie'".

"Sono state prese decisioni che, benché io non condividessi, ho accettato di buon grado. Ho sempre pensato di essere al servizio dei cittadini e non del sindaco, quindi se qualcuno mi poneva domande anche se non legate alle mie deleghe mi sono sempre sentito in dovere di ascoltarlo. Questo mi veniva criticato da alcuni, dicendo che non avrei dovuto neanche rispondere su facebook". E aggiunge: "Se questo non è piaciuto allora non sono la persona giusta". 

E conclude: "Gli abbracci che ho ricevuto in questi giorni, i tanti messaggi e le tante dimostrazioni di stima da parte dei cittadini che ho incontrato mi hanno un po' ripagato della delusione. Non c'è nessun margine di ripensamento. Alcune associazioni mi hanno chiesto di collaborare con loro, questo non lo escludo. Per quanto riguarda la storia di un'eventuale candidatura a Bordighera, beh ora non ci voglio pensare, sono completamente scarico. Potrei pensare ad un eventuale incarico politico solamente se sentissi davvero un manifestazione da parte dei cittadini come la sto avendo ora". 

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