Il "giallo" sul compenso di 97mila euro a Scajola come commissario dell'Ato idrico
La crisi idrica in provincia di Imperia e nella vicina Andora (Savona) ha scatenato un caso politico con Bracco all'attacco di Scajola
Sotto accusa la duplice carica di Scajola e il compenso
“Ci stupiamo che alcuni sindaci dell’Imperiese e zone limitrofe, Andora inclusa, ritengano che la responsabilità della crisi idrica sia di Rivieracqua e non della politica. Così come ci sembra assurdo che in Italia sia possibile commissariare per la sua inefficienza un ente come l’Ato idrico, che aveva la responsabilità del coordinamento e della pianificazione del servizio idrico integrato, che è in capo alla Provincia, il cui presidente è Claudio Scajola, e affidare allo stesso presidente le funzioni di commissario straordinario con il compito di intervenire per sanare le inefficienze poste in essere da lui stesso. Funzione per la quale incassa 97.437,67 euro l’anno dalla Provincia di Imperia”.
Un caso politico sulla crisi idrica in provincia di Imperia
La crisi idrica in provincia di Imperia e nella vicina Andora (Savona) ha scatenato un caso politico, con il consigliere di minoranza di centrosinistra a Imperia, Ivan Bracco, che attacca Claudio Scajola, non come sindaco di Imperia, ma nella sua duplice veste di presidente della provincia e commissario ad acta dell’Ato idrico, carica per la quale percepirebbe dalla Regione 97mila euro.
Usiamo il condizionale, perché è lo stesso Scajola a smentire Bracco
“Dichiarano che il sottoscritto incasserebbe 97.437,67 euro l’anno dalla Provincia di Imperia per la funzione di Commissario. E’ falso. Come sanno tutti coloro che sono in buona fede, io non percepisco neppure un centesimo né per il ruolo di presidente della Provincia né per quello di commissario dell’Ato Idrico”.
Ma Bracco di passare per bugiardo non ne vuole sapere
e con tanto di decreto di nomina a commissario del presidente della Giunta regionale dimostra, che il compenso è riportato agli atti. “Le mie non sono bugie - controbatte - la somma è prevista dal decreto. Scopriamo oggi con piacere che Scajola non percepisce questa cifra, ma a noi non risulta che abbia mai rinunciato al compenso”. La vicenda, comunque, riguarda le responsabilità della crisi idrica in provincia di Imperia e le continue accuse a Rivieracqua - il gestore unico del pubblico acquedotto - che per Bracco sarebbe una sorta di capo espiatorio.
Fabrizio Tenerelli