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Leva obbligatoria "Un palliativo"

Nicolosi, Unarma: "Leva Sarebbe un palliativo che non risolverebbe i problemi del comparto difesa italiano"

Leva obbligatoria "Un palliativo"
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Il sindacato dei Carabinieri Unarma interviene a margine della proposta del leader della Lega, Matteo Salvini, di reintrodurre la Leva obbligatoria per i giovani italiani.

Leva obbligatoria "Un palliativo che non risolverebbe nulla"

“La leva militare obbligatoria è un palliativo che non risolverebbe i problemi del comparto difesa italiano: arruolare giovani impreparati rischia anzi di creare complicazioni organizzative nei Comandi in un momento delicato per la difesa internazionale” – così Antonio Nicolosi, segretario generale di Unarma, sindacato dell’Arma dei carabinieri, riguardo alla proposta del leader Lega, Matteo Salvini, di reintrodurre la leva obbligatoria su base regionale per i più giovani – “L’esercito italiano vanta eccellenze riconosciute in diversi teatri di guerra, tant’è che spesso gli Usa chiedono l’apporto dei carabinieri italiani, l’introduzione di adolescenti da formare rappresenterebbe sì un’iniezione di aria fresca per le Forze Armate, oggi sottorganico e stressate, ma per risolvere i problemi del comparto militare è importante puntare sulla qualità, sulle competenze e sulla preparazione, non solo sulla quantità di personale".

 

"Non è un metodo punitivo: servire il paese è un onore"

"È il motivo per cui Unarma -aggiunge-  chiede da tempo di valorizzare le professionalità nelle Forze dell’Ordine con incentivi e meriti. La disciplina è un valore nelle forze di pubblica sicurezza – conclude Nicolosi - ma non vogliamo che la leva sia raccontata come metodo punitivo: è un onore essere al servizio del Paese”.

 

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