BORDIGHERA

Scuola e Coronavirus: la preoccupazione di Trucchi per il nuovo anno

"Le direttive ministeriali evidenziano la necessità di una organizzazione degli spazi nelle aule tale da rendere necessario un intervento"

Scuola e Coronavirus: la preoccupazione di Trucchi per il nuovo anno
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Scuola e Coronavirus

"Stiamo verificando in questi giorni numerose segnalazioni di preoccupazione di famiglie di Bordighera che sono in ansia per la
corretta frequenza scolastica dei loro ragazzi durante il prossimo anno  scolastico. Le direttive ministeriali evidenziano la necessità di una organizzazione degli spazi nelle aule tale da rendere necessario un intervento che per la nostra città potrebbe interessare tra i 150 e i 200 alunni". A parlare è Giuseppe Trucchi, consigliere comunale di minoranza a Bordighera, che interviene sul tema della scuola.

"Il tempo a disposizione non è molto considerando che l'inizio delle attività scolastiche è fissato per il 14 Settembre e le soluzioni praticabili sono di realizzazione non semplice e forse gravate da criticità significative. Consapevoli della importanza della questione che riguarda la crescita ed il benessere dei nostri ragazzi abbiamo ritenuto opportuno avanzare una  proposta al Sindaco e alla maggioranza".

"Considerato che anche il Ministero sollecita accordi comprensoriali tra Comuni limitrofi per affrontare la emergenza e verificata la straordinaria ricchezza che Bordighera e Vallecrosia possono vantare di Istituti scolastici religiosi alcuni dei quali ubicati in zona strategica al confine tra i due Comuni e solo recentemente chiusi, abbiamo proposto con forza di prendere contatti con la Dirigenza degli Ordini Religiosi interessati per verificare le reali opportunità di occupare quegli spazi".

Ovviamente questa operazione andrebbe svolta in tempi rapidi con  contatti adeguati e motivati raggiungendo le Direzioni Centrali competenti. Sarebbe questa una soluzione che per 1 anno potrebbe garantire spazi adeguati per la scuola e anche per i momenti di tempo libero senza dover ricorrere a scelte che potrebbero sacrificare ragazzi e famiglie. Speriamo che questa nostra idea venga valutata con più attenzione rispetto a quella analoga presentata per la scuola materna che si scelse di sistemare in Via Lamboglia lo scorso anno".

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