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La vendemmia 2020 entra nel vivo ma...

Dopo Sicilia e Franciacorta parte anche nel resto d’Italia la raccolta. Con alcune criticità

La vendemmia 2020 entra nel vivo ma...
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La vendemmia 2020 entra nel vivo, superato Ferragosto si parte in tutta la penisola. Dopo la Sicilia e la Franciacorta, le prime regioni a staccare i grappoli, nel resto d’Italia la raccolta inizia in questi giorni. Le operazioni in alcune zone si presentano non agevoli a causa della carenza di manodopera. L’emergenza sanitaria incide sull’arrivo degli addetti dall’estero, in particolare dalla Romania. Confagricoltura evidenzia che i lavoratori stagionali coinvolti nel comparto vitivinicolo sono 180.000 e rappresentano il 20% del totale delle assunzioni in agricoltura. Per la quarantena imposta a chi arriva dalla Romania e dalla Bulgaria, molte aziende vitivinicole, in prevalenza del Nord Italia, che ricorrono da tempo agli operai dell’Est Europa, si trovano in difficoltà. E raramente, per le caratteristiche dei vigneti, riescono a sopperire con la vendemmia meccanica, come avviene più spesso nel Centro e Sud Italia.

La vendemmia 2020 e il pregresso

Il settore fa i conti con le giacenze. Al 29 luglio la cantina Italia aveva 42 milioni di ettolitri di vino, il 4,8% in più di vini Dop rispetto allo scorso anno e il 5,2% in meno di vini entry level. Questo perché la grande distribuzione ha sempre continuato a funzionare, anche durante il lockdown. Mentre il canale Ho.Re.Ca., dove vengono consumati più vini a denominazione, si è fermato. In assoluto, le giacenze sono  in aumento dell’1,8% rispetto al 31 luglio 2019. Confagricoltura ricorda che il canale Ho.Re.Ca. assorbe il 55% del valore del comparto vino, che in Italia, nel 2019, era di 13 miliardi di euro. “Qualche incoraggiamento - conclude il presidente della Federazione Vino di Confagricoltura, Federico Castellucci - l’abbiamo dall’e-commerce, in crescita di quasi il 150%, ma si tratta di valori ancora molto esigui”.

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