TORNA A GIOCARE A 50 ANNI PER AIUTARE LA SUA SQUADRA IN DIFFICOLTA', MA LA CAPOLISTA E' TROPPO FORTE

TORNA A GIOCARE A 50 ANNI PER AIUTARE LA SUA SQUADRA IN DIFFICOLTA', MA LA CAPOLISTA E' TROPPO FORTE
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Ci sono campioni che magari non hanno avuto la fortuna di calcare i palazzetti della serie A, ma che sono rimasti nel cuore dei tifosi della loro terra e giocando comunque ai massimi livelli del basket locale. E' il caso Fabio «Gus» Pagani, che a 50 anni, sabato scorso è tornato a indossare le scarpette per dare man forte all'Ospedaletti, che disputa il campionato di serie C, a secco di vittorie dall'inizio del girone di ritorno e con l'infermeria piena di titolari. Pagani ha dato il suo contributo di qualità e intelligenza, che purtroppo non è bastato a evitare la sconfitta con la capolista Spezia, che ha vinto 80-68, faticando più del dovuto.

Classe 1967, Gus Pagani è stato, senza dubbio, uno dei giocatori ponentini più importanti degli ultimi 20/25 anni. Cresciuto nel Vallecrosia, ha speso tutta la sua lunga carriera in serie C e D regionale, con le maglie di Rari Nantes Bordighera, Bvc Sanremo, Bc Ospedaletti e Pallacanestro Imperia. Proprio i suoi amici imperiesi gli hanno organizzato nel luglio del 2010, a 45 anni, una partita di commiato alla alestra Maggi di Porto Maurizio, per il suo addio al basket. Presente quella sera l'intera rosa dell'Imperia e  molti ex compagni ed avversari. Vincitore del premio «Fair Play» nel 2009 come faro di correttezza e lealtà sportiva, Fabio Pagani è stato un esempio di comportamento e serietà da imitare in tutte le squadre in cui ha militato, diventando ovunque un riferimento per i compagni, in particolare per i più giovani. Il suo impegno in partita è sempre stato totale, così come in allenamento, dove era il primo ad arrivare e l'ultimo ad andare sotto la doccia.  

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