Meningite, ragazza di 27 anni morta al San Martino di Genova

La giovane era arrivata nella notte al Pronto Soccorso in gravissime condizioni. Alle 11.30 il decesso

Meningite, ragazza di 27 anni morta al San Martino di Genova
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Una ragazza di 27 anni è morta stamattina, verso le ore 11.30, all’ospedale San Martino di Genova per sepsi meningococcica, la cosiddetta meningite fulminante. La giovane era arrivata in ospedale nella notte al Pronto Soccorso in gravissime condizioni.

Attivata la profilassi prevista per i casi di meningite sulle persone che hanno avuto contatto con lei nelle ultime ore, come da disposizioni dell’azienda sanitaria. Al momento non si conoscono le generalità della giovane donna.

La giovane era arrivata al pronto soccorso del San Martino poco prima della 5 e successivamente ricoverata in Rianimazione.

Cos'è la meningite fulminante

E' un’infezione grave che può uccidere in 24 ore e colpisce ogni anno 2,8 miloni di perone nel mondo. Può  causare sordità, perdita della vista, paralisi, perdita degli arti, danni agli organi e al cervello. In Italia si contano oltre 1.000 contagi all'anno, che colpiscono più di frequente neonati e bambini nei primi anni di vita o persone con sistema immunitario debole come anziani e malati.

L'infezione causa l'infiammazione delle  meningi, membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale. Può essere virale, batterica o causata da funghi. "La forma virale - si legge nella nota dell'Istituto Superiore di Sanità -  è  detta anche meningite asettica ed è quella più comune: di solito non ha conseguenze gravi e si risolve nell’arco di 7-10 giorni. La forma batterica è più rara ma estremamente più seria, e può avere conseguenze fatali". I sintomi  più comuni sono: irrigidimento della parte posteriore del collo (rigidità nucale)
febbre alta; mal di testa; vomito o nausea; alterazione del livello di coscienza; convulsioni.
Nei neonati, alcuni di questi sintomi non sono evidenti. Si possono però manifestare febbre, convulsioni, un pianto continuo, irritabilità, sonnolenza e scarso appetito.

foto interris.it
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