Bordighera ricorda gli ebrei in fuga via mare dal nazismo. Foto e Video

Ebrei
Una targa commemorativa è stata scoperta, oggi, sopra la spiaggetta di “Bagnabraghe”, a Bordighera, per ricordare le centinaia di ebrei in fuga dal nazismo, che nel 1939 vennero portate clandestinamente in Francia, via mare, dai pescatori. La cerimonia, organizzata dall’Anpi, si è svolta a Madonna della Ruota, alla presenza del responsabile Anpi, Giorgio Loreti; del sindaco di Bordighera Vittorio Ingenito, dell’assessore Melina Rodà e dello storico e studioso, Paolo Veziano, che alle 17, nella sede Anpi di via Al Mercato parlerà dei “percorsi della speranza” di molti ebrei europei in fuga dal razzismo delle tirannidi del secolo scorso. Presenti il partigiano Sergio Marcenaro e la fisarmonicista Graziella Biga.
La scritta sulla targa
Nel 1939 dalla spiaggetta sottostante detta “Bagnabraghe” per sfuggire alle persecuzioni naziste e alle leggi razziali fasciste decine di ebrei e famiglie su barche di pescatori raggiunsero la costa francese per la salvezza e la libertà.
Perché non si dimentichi.
L’ANPI di Bordighera ottant’anni dopo pose - Dicembre 2019
Giorgio Loreti
Atto pubblico del riconoscimento da parte dell’Anpi di Bordighera di un avvenimento storico grave, gravissimo, costituito dal fatto che molti ebrei, europei, soprattutto austriaci, cercavano la libertà, cercavano di sfuggire a delle persecuzioni già iniziate e a delle leggi che li discriminavano. Vennero molti a Bordighera, io ricordo addirittura persone anziane che ricordavano la presenza di famiglie di ebrei che a certe ore del giorno erano accampate, con una valigia o una borsa, in centro a Bordighera, vicino alla chiesa di Terrasanta, in attesa di recarsi qui, in questo luogo, per potersi recare in Francia.
Pensate se noi, non avendo fatto nulla di illegittimo, fossimo obbligati a lasciare tutto, casa e affetti, e partire. Qui hanno trovato pescatori che si sono prestati, rischiando, ad accompagnarli sulla costa francese. Avranno trovato quello che cercavano? Avranno trovato la libertà, la salvezza? Lo sappiamo solo di qualcuno, ma indubbiamente sono stati momenti terribili e quello che è venuto dopo non ci lascia ben sperare.
Sindaco Ingenito
in un momento storico in cui il seme dell’antisemitismo sta purtroppo trovando terreno fertile in tutta Europa la posa di questa targa assume molteplici significati. Innanzitutto è la memoria di quello che fu uno dei momenti più bui della storia umana, e il ricordo di quelle che furono le leggi razziali: una macchia sull’umanità intera. Ma è anche un momento di ringraziamento e riconoscenza nei confronti di chi, all’epoca, a rischio della propria vita, decise di contrastare queste leggi infamanti mettendo in salvo molte persone che furono costrette a lasciare le proprie case. E poi è un monito per tutti noi affinché questo non succeda più. Noi non possiamo che essere riconoscenti all’ANPI per questa iniziativa che abbiamo immediatamente condiviso.
Paolo Veziano
Un pensiero di gratitudine forte va a molti abitanti di Bordighera che sapevano che gli ebrei sarebbero stati spogliati dei loro beni, se li facevano consegnare e glieli restituivano in Arziglia per evitare che fossero loro sottratti.
Una targa era stata apposta molti anni fa, ma una mano anonima ha pensato bene di rimuoverla.
Graziella Biga
Leggi QUI le altre notizie












