Fango su Sanremo e la Pigna da anonimi scultori valdostani
Pesantissimo attacco a Sanremo attraverso un noto quotidiano. E Baggioli presenta un'interrogazione

La polemica contro Sanremo e la Pigna in particolare, scatenata da alcuni artigiani valdostani (protagonisti dell'evento "Alpi nell'Arte" (in programma a Sanremo fino all'8 gennaio) che coperti dall'anonimato hanno rilasciato interviste pesantissime contro le condizioni che dicono di aver trovato a Sanremo, diventa un fatto politico. A non perdere occasione per attaccare l'amministrazione del Sindaco Biancheri è il consigliere di Forza Italia Simone Baggioli, che ha presentato un'interrogazione urgente.
L'interrogazione del consigliere Simone Baggioli
L'attacco di Baggioli muove in particolare da un articolo pubblicato dall'edizione aostana del quotidiano La Stampa, in cui si virgolettano ad anonimi artigiani valdostani frasi del tipo "una fregatura", "trattamento inaccettabile la sistemazione che abbiammo ricevuto", "locali sporchi, piccoli, indegni e in alcuni casi già occupati", e ancora "trovato un quartiere degradato", "ho passato dalle 15 alle 22 a pulire altri si sono trovati in una cantina lurida". Insomma, parole pesantissime, oltre che opinabili visto che nessuno ci mette la faccia.
E anche ingenerose verso Sanremo e un quartiere, la Pigna, che in questi giorni è apparso peraltro a tutti pulito, ordinato e illuminato anche grazie alle molte cantine e locali assegnate ad altri scultori valdostani che hanno aderito all'iniziativa, senza alcuna lamentela. E' parso a molti un attacco alla loro regione (promotrice dell'evento) in questi giorni in particolare nella bufera per le note inchieste sulle infiltrazioni della 'Ndrangheta.
L'evento era organizzato da mesi (qui il programma) in collaborazione con la Regione Autonoma della Valle d'Aosta, comune di Sanremo e Pigna mon amour.
Baggioli sottolinea "questione gravi che ledono l’immagine della Città di Sanremo, in primis un palese disinteresse per l’organizzazione della manifestazione; in particolare, oltre al mancato coordinamento con le strutture ricettive, appare acclarata una mancanza assoluta di valutazione, verifica e controllo dei luoghi del centro storico proposti dall’Assessorato competente per il regolare svolgimento della manifestazione".
E infine chiede di "accertare e individuare eventuali responsabili e intraprendere eventuali azioni correttive, tra cui “scuse ufficiali”, affinché circostanze di questo genere non si verifichino in futuro; per una spiegazione alla cittadinanza e all’opinione pubblica sulla singolarità della circostanza verificatasi con conseguente danno da immagine; per comprendere la sussistenza di responsabilità legali, che comportino altresì conseguenze economiche, nei confronti degli artigiani valdostani".