Maltrattamenti nella casa di riposo "Il Cicalotto": il Pm chiede processo per nove persone

A nove mesi dal blitz della finanza nella casa di riposo "Il Cicalotto" di Pornassio, il pm Antonella Politi chiede il rinvio a giudizio di nove persone

Maltrattamenti nella casa di riposo "Il Cicalotto": il Pm chiede processo per nove persone
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A nove mesi dal blitz della finanza nella casa di riposo "Il Cicalotto" di Pornassio, il pm Antonella Politi chiede il rinvio a giudizio di nove persone

Maltrattamenti al Cicalotto, per nove persone la richiesta di rinvio a giudizio

Sono nove le persone per cui il Pubblico Ministero Antonella Politi, titolare dell'indagine sui maltrattamenti nella casa di riposo "Il Cicalotto" di Pornassio, ha presentato al Gup la richiesta di rinvio a giudizio. Nove mesi fa il blitz della Finanza nella struttura gestita dalla cooperativa savonese "Il Faggio" in convenzione con l'Asl. Durante le indagini le fiamme gialle aveva piazzato nella struttura diverse cimici per raccogliere informazioni sui maltrattamenti che i pazienti subivano da alcuni membri del personale.

Le accuse sono: maltrattamenti, omessa vigilanza e peculato

Sono accusati di maltrattamenti, per aver insultato, umiliato i pazienti, spesso lasciandoli nudi per ore o sdraiati per terra: Massimo De Peri, 49enne operatore socio sanitario poi licenziato ed ex consigliere comunale di Pornassio, Vjollka Ferhati 46enne o.s.s. e l'infermiera 44enne Elena Stoica. Le due donne sono anche accusate di falso per aver modificato il verbale delle visite. Come scrivono La Stampa e Il Secolo XIX questa mattina, sono accusati di omessa vigilanza: il direttore sanitario Jacopo Pisaturo di 44 anni, l'ex coordinatrice (il rapporto di lavoro finì a maggio 2016) Barbara Canestro e il suo successore Alessandra Capozza.
L'accusa di peculato è rivolta, invece, all'infermiera Barbara Armonti e alle due o.s.s. Gleda Aschero e Daniela Arranga. A loro viene contestato il fatto di essersi impossessate di farmaci e materiale della struttura.

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