situazione critica

Sanremo l'appello del Sindaco: "Non uscite di casa, non costringete a interventi drastici"

"Abbiamo il rischio di diffusione incontrollata del Covid-19 su tutto il territorio nazionale, abbiamo il sistema sanitario nazionale in grande affanno, abbiamo le terapie intensive del nord Italia prossime al collasso"

Sanremo l'appello del Sindaco: "Non uscite di casa, non costringete a interventi drastici"
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Il duro appello del Sindaco di Sanremo: "Non uscite di casa per futili motivi, non costringete la forza pubblica a interventi drastici"

La comunicazione alla cittadinanza del Sindaco Biancheri

Tra ieri e oggi ho raccolto e sto continuando a raccogliere centinaia di messaggi e telefonate di genitori, commercianti, artigiani, imprenditori o semplici cittadini enormemente preoccupati. Cerco di avere una parola di conforto per tutti, invito a tenere duro e predico calma, ma è innegabile che si stia vivendo una situazione drammatica che non ha precedenti. La violenza e la rapidità con cui questa emergenza si è abbattuta sul nostro tessuto socio-economico stanno comprensibilmente creando panico e smarrimento.
In settimana è atteso il pacchetto di misure straordinarie (si parla di quasi 10 miliardi) che il Governo varerà per sanità, imprenditoria, commercio e famiglie, in varie forme di sussidi e provvedimenti. Un passaggio urgente, fondamentale per evitare il collasso del Paese. Ma la ripartenza economica dipende dal superamento dell’emergenza sanitaria in atto. Dobbiamo prenderne coscienza.

I vari punti del decreto possono comprensibilmente fare insorgere dubbi o necessitare di chiarimenti in queste ore, ma il vero punto è solo uno: evitate di uscire di casa per futili motivi. Chiedo a tutti i miei concittadini una forte assunzione di responsabilità.

Attenetevi alle prescrizioni. Non banalizzate i provvedimenti e non costringete l’autorità pubblica ad interventi drastici.

Abbiamo il rischio di diffusione incontrollata del Covid-19 su tutto il territorio nazionale, abbiamo il sistema sanitario nazionale in grande affanno, abbiamo le terapie intensive del nord Italia prossime al collasso, abbiamo il personale ospedaliero in difficoltà che ormai è stremato di fronte al crescere dei casi. E’ questo l’unico pensiero ora che deve guidare le nostre azioni, non cavillare su ogni singolo articolo del decreto per capire cosa lo Stato mi dice che si può o non si può fare.

Sono convinto che il Paese si risolleverà.
Che torneremo anche più forti di prima.
Ma serve uscire quanto prima da questa emergenza.
Dobbiamo farlo assieme.
E’ il momento della responsabilità.

Un abbraccio a tutti.

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