"Sacrificio e libertà" Bordighera celebra la Giornata della Liberazione - Gli scatti
Toccanti le parole del sindaco Vittorio Ingenito "Oggi la memoria deve farsi esempio"
Si è svolta a Bordighera, in forma ridotta per le ovvie criticità sanitarie che tutta l'Italia sta fronteggiando durante l'epidemia da Covid-19, la celebrazione del 75esimo anniversario dalla Liberazione dal Nazifascismo. Per l'occasione il primo cittadino Vittorio Ingenito ha voluto lasciare un messaggio alla popolazione costretta in casa, ma unita comunque nel ricordare coloro che diedero la vita per la libertà e la Costituzione della Repubblica.
"sacrificio e libertà"
"L’emergenza che stiamo vivendo ci impedisce, in questo 2020, di essere fianco a fianco come sempre è stato; eppure, ne sono convinto, siamo oggi ugualmente uniti nel commemorare l’anniversario della liberazione d’Italia. Una ricorrenza, fondamentale nella storia del nostro Paese, che impone una riflessione sul coraggio e sulla tenacia di coloro che, a costo di gravi privazioni e sacrifici – talvolta a costo della loro stessa vita –, lottarono contro un nemico che aveva privato gli italiani della libertà. Sacrificio e libertà: due parole che ricorrono spesso nella cronaca di questi giorni drammatici, creando un ponte ideale tra oggi e allora. Come allora, stiamo rinunciando a tanto in nome di un comune obiettivo; come allora, stiamo subendo limiti alla nostra volontà, che sia essa di uscire, di lavorare, di incontrare i nostri affetti. Però, come allora, sappiamo che è questa la via giusta e che solo insieme potremo superare questo momento di difficoltà che ci coinvolge tutti, senza differenze. Lo scorso anno, in questa stessa occasione, ho affermato che, al di là di ogni appartenenza e di ogni schieramento, il significato più profondo della festa della liberazione risiede nella memoria; una memoria che deve farsi monito, affinchè quegli orrori non si ripetano più. Oggi la memoria deve farsi anche esempio. Il mio auspicio è che la forza di chi visse quegli anni sia nostra ispirazione per lottare contro un antagonista che è sì incorporeo, ma non per questo meno forte. Ritroviamo in noi il coraggio per affrontare i sacrifici che ci sono richiesti, sicuramente di minor portata rispetto a quanto fu vissuto allora – e da quest’ultima considerazione, desidero sottolinearlo, escludo tutti coloro che hanno perso il bene più prezioso, ossia la vita. Rendiamo nostra la volontà fortissima che, 75 anni fa, rese liberal’Italia e la ricostruì poi in quella straordinaria stagione che fu il dopoguerra. Affrontiamo la nuova fase che – come tutti noi speriamo – si aprirà a breve con impegno e tenacia, forti di un rinnovato spirito di comunità e di solidarietà, come fu in quei giorni. Il nostro omaggio a tutti coloro che parteciparono alla Resistenza, qualunque fosse il loro ruolo, qualunque fosse l’orientamento politico che li animava. A loro dobbiamo la nostra libertà"