Aumentano casi Covid a Bordighera, opposizione chiede informazioni a sindaco e ASL
Ecco la richiesta inoltrata al sindaco
Con una nota stampa, il capogruppo di Civicamente Bordighera chiede informazioni cruciali per i cittadini ai responsabili della sanità, ossia il sindaco Vittorio Ingenito e l'ASL 1 imperiese, in vista della fase 2.
Opposizione chiede informazioni a sindaco e ASL
Come scritto due settimane fa, per entrare con una certa sicurezza nella Fase 2 vorremmo sapere che gli enti responsabili della Sanita’ – Sindaco, ASL, Regione -- hanno identificato percorsi e strumenti per intercettare il contagio, e quindi evitarne la diffusione. Le informazioni che abbiamo avuto dal Sindaco ieri in Consiglio Comunale sono purtroppo poco rassicuranti da questo punto di vista. I casi di COVID-19 a Bordighera, pur rimanendo pochi, stanno aumentando in controtendenza rispetto alla direzione auspicata. Sapevamo di 2 casi il 24 Marzo, 3 casi il 4 Aprile, 7 casi il 16 Aprile quando c’erano 13 persone in isolamento per contatti con persone positive; e 11 casi il 23 Aprile con 16 persone in isolamento per contatti con persone positive. (Auguriamo di cuore ai nostri concittadini con COVID-19 un decorso tranquillo e pronta guarigione). Una domanda cruciale che ho inviato al Sindaco (che a sua volta l’ha inoltrata all’ASL)è: QUANTI degli 8 casi COVID diagnosticati dal 4 al 23 Aprile si sono verificati tra persone che erano già in isolamento per aver avuto contatti con le persone positive. Se sono molti, sapremo che il sistema e’ efficace nel tracciare la diffusione del virus, e che i nuovi casi vengono da gruppi identificati e ben circoscritti. Questa parte sarebbe rassicurante. Ma sapremo anche che il sistema non ha saputo arginare il diffondersi del contagio intorno a persone con nota positivita’ al virus. Questa parte non e’ rassicurante, e fa nascere due domande precise: i malati di COVID erano rimasti al loro domicilio? I contagiati sono familiari dei malati di COVID? Se la risposta e’ si ad entrambe le domande, sapremo che il sistema non ha ancora recepito – nonostante il crescendo di sollecitazioni da tutti gli esperti – che tenere i malati COVID nel contesto di un nucleo familiare (anche se teoricamente isolati) e’ un meccanismo sicuro per diffondere il contagio. Se invece quasi tutti gli 8 casi comparsi tra il 4 e il 23 Aprile sono “spuntati ex-novo” dalla popolazione generale il quadro e’ piu’ preoccupante. In questo caso ricostruire la storia delle persone contagiate aiutera’ a chiarire dove sono i punti deboli. Soprattutto per i casi piu’ recenti, erano persone rientrate al lavoro secondo l’ordinanza Regione Liguria del 14 Aprile 2020 che autorizzava la ripresa di attivita’ in alcuni cantieri e giardini? Il lavoro era fuori Bordighera? Usavano i mezzi pubblici? Visitavano frequentemente i supermercati? Usavano protezione
personale e rispettavano le distanze di sicurezza? Sono fumatori? (il portare ripetutamente la mano alla bocca nell’atto di fumare aumenta il rischio).
Il contagio che si muove lentamente e con numeri piccoli offre l’opportunita’ unica di interrogare, tracciare, e incrociare i dati. Tali dettagli, irraggiungibili in situazioni di contagio galoppante, possono permetterci di vedere in tempo reale qualcuno dei percorsi del contagio sul nostro territorio, ed eventualmente intercettarlo. La mappatura sierologica della popolazione servira’ in un momento successivo a darci la storia degli eventi e definire le suscettibilita’. Desideriamo impegnare il Sindaco e l’ASL a raccogliere quanti piu’ dati possibile dai nuovi casi di COVID-19, e dare risposte pubbliche alle domande qui poste. I sacrifici di 8 settimane di isolamento e perdita di liberta’ devono essere premiati da contagi in diminuzione, non in aumento, e dalla fiducia di sapere che e’ stato approntato un sistema di difesa preventiva.