Coronavirus: da Montecarlo punta test sierologici volontari anche sui frontalieri
Il consiglio nazionale di Monaco, presieduto da Stephane Valeri, propone di effettuare test sierologici a tutta la popolazione e ai lavoratori
Test sierologici
Il consiglio nazionale di Monaco, presieduto da Stephane Valeri, propone di effettuare test sierologici a tutta la popolazione e ai lavoratori nel principato. Ad annunciarlo è Roberto Parodi, segretario dei Frontalieri autonomi Intemelii (Fai). "Così come annunciato in conferenza stampa dal ministro del lavoro e salute Didier Gamandinger sono in fase di test, nei laboratori di Monaco, per testarne l'affidabilità. I test insieme ai tamponi, così come apprendiamo in questi giorni dalla comunità scientifica, sono strumenti indispensabili per tenere sotto controllo il virus".
In virtù del numero di popolazione e dei lavoratori frontalieri, francesi e italiani, per un piccolo stato quale Monaco non rappresenta un problema. Questa strategia, fa sapere Valeri, è stata applicata con successo già in Islanda, e sarà presto applicata in Lussemburgo. L'obiettivo è sviluppare una strategia di screening su larga scala, basata su una diagnosi volontaria, accessibile alla popolazione, compreso i pendolari. Riteniamo che sia una sicurezza in più sul possibile contagio del virus sul posto di lavoro col rischiò di portarselo a casa al rientro la sera.
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