Le intercettazione imbarazzanti di Irene Pivetti e Lele Mora
Mentre l'ex presidente della Camera è nel mirino (anche a Imperia) per l'inchiesta mascherine contraffatte, il Fatto Quotidiano pubblica telefonata con l'ex impresario dei vip. "80mila euro da dividere"
Al centro di un indagine che nei giorni scorsi ha toccato anche la provincia di Imperia, l'ex presidente della Camera Irene Pivetti è salita alla ribalta anche per il coinvolgimento indiretto in un processo in corso a Milano. L'intercettazione: "E' una cosa delicata, ma te la posso dire anche al telefono perchè io c'ho la faccia come il didietro"
Le intercettazioni imbarazzanti con Lele Mora
A margine dell'inchiesta che coinvolge Irene Pivetti in un'indagine della Procura di Savona (e ora anche di quella di Imperia) per l'importazione di mascherine contraffatte, che vede coinvolta anche una farmacia di San Bartolomeo al Mare, spunta un'intercettazione imbarazzante riportata dal Fatto Quotidinao tra l'ex Presidente della Camera e l'impresario dei vip Lele Mora, risalente al 2018. La vicenda - che vede Mora parte lesa di un'estorsione per un commessa da 40mila euro di casse di champagne - non ha nulla a che vedere naturalmente con il caso delle mascherine cinesi. Il processo riprenderà il 21 maggio, proprio con l'audizione di Lele Mora.
Al telefono ottantamila euro da spartire
Al telefono con Lele Mora, la Pivetti svela di essere in possesso di un assegno da 80mila euro (non è chiaro chi sia il benefattore) per un'opera pia a lei riconducibile e vorrebbe incassarlo, facendo a metà con l'amico impresario:“Ti devo dire una cosa delicata, ma te la posso dire anche al telefono perchè io c'ho la faccia come il didietro, non mi faccio problemi (...) voglio farti un discorso proprio becero tra me e te. Noi abbiamo un importo importante in un assegno. Posso farti un discorso molto piatto. Noi possiamo ritirare l’assegno” e propone di "incassarlo e dividerselo per fare qualcosa di produttivo, io e te (...) Lele, tu hai delle spese, io ho delle spese. Insomma, riconoscerci qualche liquidità che magari ci serve”. Di rimando Lele Mora accetta l'accordo e propone per lui una parte modesta: “Prenditi quelli che ti servono - dice alla Pivetti - a me quando dai 15 mila euro sono perfetto”. “Ma che 15, minimo la metà - ribatte l'ex pupilla di Umberto Bossi - Però è giusto così li usiamo per fare delle cose".
“Tra me e te non dovrebbero mai esserci problemi" la rassicura l'impresario e la Pivetti continua: “Questi sono denari che sono stati dati da questa gente per uno scopo, che noi raggiungiamo indipendentemente dal loro contributo. Consideriamolo una specie di compenso, di liquidità per l’opera pia”.