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Sostegno sociale presto la riapertura dei centri per disabili Isah e Anffas

Pronta anche l'ordinanza regionale che dovrebbe essere emessa a breve per la riapertura dei centri dedicati alle persone disabili

Sostegno sociale presto la riapertura dei centri per disabili Isah e Anffas
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Da lunedì è scattato il nuovo decreto ministeriale in attesa di quello del 3 giugno. Questa volta nel capitolo c’è anche una voce per i disabili. Pronta anche l'ordinanza regionale che dovrebbe essere emessa a breve per la riapertura dei centri dedicati alle persone disabili.

Abbiamo chiesto ai due Istituti più frequentati in città quando potranno riaprire e quali saranno le nuove modalità. Per l’Isah abbiamo sentito il presidente Luca De Felice:«Per quanto riguarda il Centro diurno abbiamo presentato alla Asl dei progetti sicuri e compatibili e siamo pronti a riaccogliere i disabili nel loro intervento diurno chiedendo la massima collaborazione tra le famiglie. I nostri organici sono funzionanti, il personale in forza è pronto a riaprire con tutte le linee guide interne. Quando ci sarà la riapertura avverrà a basso ritmo con un’accoglienza diluita, saranno scaglionati gli ingressi, verranno ridotti i gruppi di lavoro, si lavorerà con tanta prudenza per evitare rischi» .

Per l’Anffas, il presidente Fiorenzo Marino: «Le proposte presentate all'Asl hanno avuto risposte positive per arrivare ad un piano di apertura graduale. Oltre la riapertura graduale del centro diurno Anffas, faremo anche assistenza domiciliare per le persone disabili che non potranno riprendere la frequentazione del diurno di Artallo. Continueremo anche i trattamenti a distanza (videochiamata). Da questa riorganizzazione dei servizi potrebbe comunque nascere anche un nuovo modello di sostegno sia alle persone disabili che alle loro famiglie. La riapertura seguirà dispositivi di protezione individuale sulle direttive emanate dall’unità di crisi formata da Anffas nazionale che ha emanato documento per tutte le anffas, documento che è stato preso in considerazione dal Consiglio dei Ministri».

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