La crisi delle locande

L'Osteria A l'Avrigu costretta a chiudere, la titolare: "Mi rifiuto di aumentare i prezzi e spennare i clienti"

“L'amaro in bocca è tanto- spiega la titolare- sono stati mesi durissimi in cui ho tentato l'impossibile, ci ho creduto fino in fondo, ma non ho trovato una soluzione che mi permettesse di continuare a servirvi come ho sempre fatto"

L'Osteria A l'Avrigu costretta a chiudere, la titolare: "Mi rifiuto di aumentare i prezzi e spennare i clienti"
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“Golosi miei,” inizia così il posti su facebook di Micaele proprietaria dell'Osteria A l'Avrigu a Verezzo, nell'entroterra di Sanremo, annunciando la chiusura a causa dell'emergenza sanitaria. La foto di una bandiera bianca per annunciare la resa.

Dopo la chiusura della Campagnola di Diano San Pietro e da Ornella ad Aurigo, si conta un altro caduto della ristorazione nell'entroterra imperiese.

Le motivazioni della chiusura

“Dopo che mercoledì mi sono vista negare il tanto millantato finanziamento garantito dallo Stato, ho perso il lavoro di Pasqua, Pasquetta e 5 cerimonie tra maggio e giugno, ho scoperto che le domande per il contributo statale a fondo perduto (pari a 2000 euro) al momento non sono nemmeno uscite, sono stata informata che i contributi statali per nuove assunzioni/ sanificazioni non verranno riconosciuti prima di 12/18 mesi, ho capito che l'unica maniera per continuare a lavorare sarebbe spennarvi aumentando tutti i prezzi e magari peggiorando la qualità dei miei cibi, ma mi rifiuto di farlo... perciò l'Avrigu alza bandiera bianca e chiude i battenti”.

“L'amaro in bocca è tanto- continua Micaela- sono stati mesi durissimi in cui ho tentato l'impossibile, ci ho creduto fino in fondo, ma non ho trovato una soluzione che mi permettesse di continuare a servirvi come ho sempre fatto e cioè dei professionisti al vostro servizio, con materia prima di altissima qualità e con prezzi ragionevoli. Purtroppo- conclude- è un addio e non un arrivederci, perchè questo non è un paese adatto all'imprenditoria. Grazie di cuore ad ognuno di voi, dal mio adorato staff ai padroni dei muri, dai miei fedeli clienti, al nostro gatto mascotte.  Un grazie a Valentina Carenzo. Ma soprattutto un grazie alla mia adorata mamma, la stella polare senza cui mi sarei smarrita da tempo e al suo compagno Francesco. Vi stringo forte”

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